Si allungano i tempi per il processo del caso Alberto Genovese. La richiesta di giudizio immediato, avanzata dall'aggiunto Mannella e dai pm Stagnaro e Filippini, era arrivata dalla Procura, che voleva mandare a giudizio l'imprenditore col rito dell'immediato cautelare, ma il gip di Milano Tommaso Perna non l'ha accolta. Le imputazioni sono per due ordinanze cautelari: una di presunta violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni e spaccio di droga per la notte tra il 10 e l'11 ottobre alla Terrazza Sentimento, l'attico nei pressi del Duomo, nei confronti di una 18enne; l'altra per violenza su una 23enne durante una vacanza a Ibiza del luglio 2020. In ballo, in particolare, ci sarebbe una perizia fonica sugli audio delle telecamere interne dell'attico di Milano: la difesa ritiene di poter dimostrare che ci fosse consenso da parte della 18enne. Verrà depositata a luglio, allungando quindi i tempi delle indagini e del processo.
L'imprenditore si trova attualmente in carcere dal 6 novembre scorso. Se il gip avesse accolto l'istanza, si sarebbe saltata la fase dell'udienza preliminare. Così si va invece verso chiusura indagini e richiesta di rinvio a giudizio su cui si pronuncerà il gup.
I FATTI - La richiesta di immediato riguardava le imputazioni di violenza sessuale aggravata, detenzione e cessione di stupefacente, sequestro di persona e lesioni per l'episodio del 10 ottobre, quando Genovese, al termine di un festino nel suo attico di lusso "Terrazza Sentimento" a Milano, avrebbe abusato per ore di una 18enne, che poi lo ha denunciato facendo scattare le indagini della squadra mobile.
Nei giorni scorsi, poi, era stata rigettata, sempre dal gip, un'istanza di sequestro di 4,3 milioni per reati fiscali contestati all'imprenditore e la Procura ha fatto ricorso al Riesame (udienza da fissare). Lo stesso giudice ieri ha bocciato una seconda richiesta di domiciliari in una casa di cura presentata dai difensori dell'imprenditore. A fine maggio-primi di giugno sarà depositata anche la perizia in corso che dovrà stabilire la compatibilità o meno col carcere di Genovese, dopo la richiesta dei difensori sull'accertamento sul suo stato di salute mentale legato alla tossicodipendenza.
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