I luoghi tradizionali continueranno ad accogliere le persone per le quali le nuove soluzioni non risultino compatibili con i propri bisogni. Ma parallelamente verranno realizzate strutture di accoglienza a gestione familiare oppure in semiautonomia, con diversi livelli di supporto assistenziale, che possano ospitare fino a un massimo di 12 persone.
Due le modalità previste: il cohousing, ovvero convivenze di massimo sette anziani in abitazioni civili, con presenza di spazi e attrezzature comuni; e comunità alloggio, struttura residenziale con ricettività tra i sette e i dodici ospiti che eroga servizi socio assistenziali, finalizzati al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia.
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