Rai, Camusso: sciopero resta necessario anche senza Usigrai

Rai, Camusso: sciopero resta necessario anche senza Usigrai
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Sabato 7 Giugno 2014, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 08:35
Continuiamo a sostenere che sia necessario lo sciopero della Rai perch riteniamo che sottrarre 150 milioni di quote del canone che dovrebbero andare alla Rai e la vendita di Raiway rappresentino un'indebolimento dell'azienda. Susanna Camusso, segretario della Cgil, mantiene la propria posizione sullo sciopero Rai, sospeso dall'Usigrai. «Il Comunicato dell'Usigrai - aggiunge - rende molto difficile un'idea di riavvicinamento fra i giornalisti e gli altri lavoratori dipendenti»



La ricetta Camusso La Rai, ha aggiunto la Camusso, parlandone a Bologna, alla festa della Cgil, «ha bisogno di una grande pulizia e di ricondursi a una gestione ordinaria e non della politica: questo lo si fa abolendo le tante consulenze ai tanti che sono a libro paga della Rai e non lavorano quotidianamente. Così probabilmente si ottengono anche più risorse di quelle dei tagli sul canone. Ma lo si fa anche ragionando seriamente su quanto costa alla Rai l'esternalizzazione di tante produzioni che aveva inventato la Rai stessa e quindi crediamo che vada fatto un serio piano industriale e non un processo di indebolimento».



La replica dell'Usigrai «Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere rispetto per chi sciopera, contro chi ha definito quella scelta 'umiliante'. Ci aspettiamo lo stesso rispetto per le nostre scelte. Ricordando che l'unità si costruisce con il rispetto e la pari dignità tra tutti i soggetti, praticati tutto l'anno e non a giorni alterni». È la replica dell'Usigrai. «Non cadremo nei tentativi di polemica o, peggio, di creare divisioni tra i lavoratori. Anche perché - conclude il sindacato dei giornalisti Rai - ci attendono tempi difficili, e agire diversamente non significa avere obiettivi diversi».
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