Il premier: «Nessun ricatto a Marrazzo
Si voti insieme alle altre regioni»

Piero Marrazzo (foto Alessandro Di Meo - Ansa)
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Mercoledì 28 Ottobre 2009, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 23:11
ROMA (28 ottobre) - Silvio Berlusconi torna a ribadire di aver avvertito Piero Marrazzo del video che circolava, nessun ricatto quindi, anzi mi sono comportato esattamente al contrario, probabilmente proprio il contrario di come si sarebbe comportato qualche leader della sinistra. Poi un commento sul voto le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale del Lazio: Credo che debbano tenersi alla data stabilita insieme con quelle delle altre regioni. Anticiparle non avrebbe senso». Le dichiarazioni sono state rilasciate a Bruno Vespa per il libro Donne di cuori in uscita il 6 novembre.



«Nessun ricatto». Il premier ricorda: «Ho visto il video, ho allungato la mano sul telefono e ho chiamato il presidente Marrazzo. Gli ho detto che c'erano sul mercato delle immagini che avrebbero potuto nuocergli, gli ho dato il numero dell'agenzia che aveva offerto il video e lui mi ha cordialmente ringraziato». Berlusconi ricorda di essere stato informato dalla figlia Marina del rifiuto da parte della Mondadori di acquistare il filmato.



Il candidato governatore. «Il nostro candidato? - dice il premier - Luisa Todini sarebbe una scelta eccellente ma si complicherebbe la vita e non oso pensare quale assalto investirebbe le sue aziende. Anche suo marito, il bravissimo e simpaticissimo Luca Iosi mi ha scongiurato di risparmiarle questa avventura. Ma sarebbe eccellente anche la designazione di Renata Polverini, brava professionista e ottima persona».



In serata incontro tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la Polverini, segretario dell'Ugl. La riunione, che si è svolta nella sede della Fondazione Nuova Italia di cui Alemanno è presidente, è avvenuta a conclusione dell'incontro con il presidente dell'ordine dei cavalieri di Colombo, in via in Lucina.



Il nome del segretario dell'Ugl sembrava in calo dopo lo scandalo che ha travolto Marrazzo. L'equazione Marrazzo contro Polverini, entrambi rappresentanti della società civile, sembrava potesse reggere. Ma con l'uscita di scena del governatore le quotazioni della Polverini, fino a oggi, sembravano in ribasso. L'uscita del premiern ha convinto anche quello che poteva essere un altro tra i papabili al trono della Regione, Andrea Augello: «Personalmente ritengo più adatto il profilo di Renata Polverini per la forte caratterizzazione sociale della sua storia e del suo impegno».



Nel centrosinistra, dove le dimissioni di Marrazzo hanno di fatto chiuso la lunga esperienza cominciata con Rutelli, la partita è ancora apertissima ma i nomi che circolano più insistentemente sono quelli di Rosy Bindi e Ignazio Marino. Il candidato comunque uscirà fuori solo dopo che si saprà il nome del segretario regionale. Nei corridoi circolano anche ipotesi come il centrista Bruno Tabacci e quello di Marco Follini.



Nonostante si sia ufficialmente dichiarato fuori dalla corsa, la candidatura di Enrico Gasbarra sembra restare in pole position, anche perché capace di favorire un'intesa con l'Udc.



Ultima riunone del Consiglio regionale. Il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Bruno Astorre ha aperto oggi la riunione dell'Aula, l'ultima della legislatura, leggendo la lettera con la quale ieri Marrazzo ha rassegnato le sue dimissione dalla carica di Presidente della Regione Lazio. «Sono parole che non avrei mai voluto leggere», ha detto. Subito dopo aver letto la lettera Astorre ha passato la parola per «le comunicazioni all'aula» al vice presidente della giunta regionale Esterino Montino. «Il nostro compito è quello di amministrare in via ordinaria la Regione, fino al momento dell'insediamento del nuovo Consiglio regionale, del nuovo Presidente e della Giunta», ha detto Montino che ha ringraziato Marrazzo «per la dimostrazione di stile e di senso delle istituzioni».



Sanità, Guzzanti commissario. Dopo le dimissioni di Marrazzo da commissario alla Sanità, il Consiglio dei ministri intanto, al fine di proseguire l'azione di risanamento del disavanzo nel settore sanitario, ha nominato al suo posto Elio Guzzanti. Classe 1920, Guzzanti, medico e docente universitario, ha una lunga carriera politica alle spalle culminata nel 1996 con la nomina a ministro della Sanità nel Governo guidato da Lamberto Dini. A lui il Governo ha affidato un compito complesso: portare a termine il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che prevede, tra gli altri, il taglio di ulteriori 700 posti letto (oltre ai 4.100 già tagliati in questi anni dalla squadra Marrazzo) e la chiusura di 15 piccoli ospedali. Passa, quindi, sempre attraverso i conti del comparto sanità il futuro prossimo dell'ente regionale. Guzzanti dovrà anche dare l'ultimo via libera al Piano di rientro dal deficit che consentirebbe alla Regione di poter ottenere l'ulteriore tranche di finanziamenti dal governo.



Umberto Bossi sembra condividere lo stato d'animo di Marrazzo, che ieri si è dimesso dalla sua carica. «Poveraccio - ha detto il leader della Lega a Montecitorio - era un vostro collega e l'informazione lo ha massacrato».



Crespi: effetto Marrazzo per sinistra, dato migliorerà. Secondo il sondaggio Crespi ricerche per l'agenzia di stampa Omniroma sulle elezioni regionali del Lazio, in uno scontro diretto per la presidenza della Regione Lazio tra il segretario Ugl, Renata Polverini, e l'ex candidato alla segreteria pd, Ignazio Marino, Polverini sarebbe al 44 per cento e Marino al 32. Tra la Polverini, e l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, Polverini sarebbe al 42 per cento e Veltroni al 34. Tra il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e l'ex candidato alla segreteria pd Ignazio Marino, Meloni sarebbe al 45 per cento e Marino al 33.



Calo Pd, crescono Udc e Idv. Secondo il sondaggio il Pd perde cinque punti percentuali, dal 30 al 25 per cento. Aumento dell'Udc, che passa dal 6 all'8 per cento, e di Italia dei valori, che sale dal 6 al 7,5 per cento. La vicenda di Piero Marrazzo, «analizzata» a caldo, penalizza lo schieramento di centrosinistra. Il Pd inverte così, pesantemente, il costante trend di lieve risalita che lo aveva contraddistinto negli ultimi mesi nel Lazio. E questi voti in parte restano nella coalizione, in parte sembrano indirizzarsi verso un elettorato centrista che, allo stato, non può ancora, nella Regione, considerarsi alleato o avversario. Il Pdl è di nuovo in crescita di due punti dopo un periodo di pesantezza.



Il sondaggista Luigi Crespi premette: «Noi svolgiamo questo lavoro di rilevazione dei dati in un contesto più ampio, una sorta di costante osservatorio sulle dinamiche delle regioni italiane». È chiaro, per Crespi, che «l'effetto Marrazzo ha complicato maledettamente le cose per il centrosinistra. Ed è altrettanto chiaro che questa ultima rilevazione si è svolta per loro nei giorni peggiori, proprio quelli immediatamente successivi allo scandalo. Mi aspetto già dalla prossima settimana un progressivo cambiamento del dato». Il problema, per il centrosinistra, potrebbe essere costituito proprio dai tempi di recupero: «Il Lazio è una regione nella quale il centrosinistra ha possibilità di vincere, è quasi sul filo. Vicende come quella di Marrazzo, che vanno a incidere più sugli indecisi che sugli spostamenti tra uno schieramento e l'altro, rischiano di essere determinanti in negativo». Quali ricette può trovare lo schieramento progressista per risalire la china? «Imbroccare il miglior candidato possibile è assolutamente determinante, soprattutto nella nuova situazione che si è venuta a creare».



Come è stato realizzato il sondaggio. Il nuovo sondaggio Crespi Ricerche-Omniroma sulle elezioni regionali del Lazio è stato condotto nei giorni 26 e 27 ottobre 2009. L'indagine, a livello regionale, è stata effettuata attraverso il metodo telefonico Cati. Campione di 800 interviste telefoniche su un universo di riferimento di 4.626.251 persone maggiorenni residenti nel Lazio al 01/01/2008 (Fonte Istat). Il margine di errore è del 3,5 per cento. Elaborazione dati Spss. Le interviste sono stratificate per sesso, età, province e ampiezza
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