Cannabis senza frontiere, il partito senza programma e quello della scheda bianca. C'è da ridere nella cabina elettorale

Cannabis senza frontiere, il partito senza programma e quello della scheda bianca. C'è da ridere nella cabina elettorale
di Francesca Pierantozzi
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Venerdì 23 Maggio 2014, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 12:03
Ci sar anche da ridere domenica, dentro le cabine elettorali francesi. Se l’Europa non sembra infatti entusiasmare gli elettori, ha però fatto sbizzarrire i candidati. Tra le molte liste in gara oltre la metà sono sganciate da partiti politici e anche da qualsivoglia programma realizzabile. Dallo spinello libero da Lisbona a Helsinki al tunnel sotto al Mediterraneo, al "partito della scheda bianca" che promette, in caso d’ingresso al parlamento di Strasburgo, di astenersi sempre e comunque, i francesi tentati dall’astensionismo – moltissimi - potrebbero cedere alla stravaganza.



"Cannabis sans frontières" propone, come bene indica il nome, di non solo liberalizzare in tutta l’Unione la cannabis, ma anche di estendere l’uso dello spinello a fini terapeutici. Più ambizioso in termini di infrastrutture invece il "Parti faire un tour" (ovvero, il Partito a fare un giro) che propone un Mediterranel, ovvero un tunnel sottomarino da Ajaccio a Ramallah, un ponte tra Lampedusa e la Tunisia e anche un servizio di pedalo’ in co-sharing per promuovere una mobilità non stressante. La lista ha però incontrato un certo successo grazie al cognome noto di uno dei leader, Gaspard Delanoe, che è soltanto un omonimo dell’ex sindaco di Parigi Bertrand Delanoe.



Il più strafottente è Christophe Mayaud che è riuscito a presentare una lista che porta il suo nome, volutamente senza programma ("vado a intuito") con uno slogan sul suo blog immaginato dalla figlia undicenne: "Tutto può cambiare per noi tutti con voi tutti".Più politici quelli del Sindacato di lotta contro le banche che prevede di abrogare le leggi che hanno consentito la crisi dei subprime considerate un "crimine contro l’umanità e una riduzione in schiavitù". Qualche voto potrebbe infine trovarlo la lista nazional-populista "La Francia si sveglia" diretta da uno dei leader di un agguerrito movimento di automobilisti in lotta contro le contravvenzioni.
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