"Cannabis sans frontières" propone, come bene indica il nome, di non solo liberalizzare in tutta l’Unione la cannabis, ma anche di estendere l’uso dello spinello a fini terapeutici. Più ambizioso in termini di infrastrutture invece il "Parti faire un tour" (ovvero, il Partito a fare un giro) che propone un Mediterranel, ovvero un tunnel sottomarino da Ajaccio a Ramallah, un ponte tra Lampedusa e la Tunisia e anche un servizio di pedalo’ in co-sharing per promuovere una mobilità non stressante. La lista ha però incontrato un certo successo grazie al cognome noto di uno dei leader, Gaspard Delanoe, che è soltanto un omonimo dell’ex sindaco di Parigi Bertrand Delanoe.
Il più strafottente è Christophe Mayaud che è riuscito a presentare una lista che porta il suo nome, volutamente senza programma ("vado a intuito") con uno slogan sul suo blog immaginato dalla figlia undicenne: "Tutto può cambiare per noi tutti con voi tutti".Più politici quelli del Sindacato di lotta contro le banche che prevede di abrogare le leggi che hanno consentito la crisi dei subprime considerate un "crimine contro l’umanità e una riduzione in schiavitù". Qualche voto potrebbe infine trovarlo la lista nazional-populista "La Francia si sveglia" diretta da uno dei leader di un agguerrito movimento di automobilisti in lotta contro le contravvenzioni.
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