Expo, Cattozzo: «Grillo prendeva mazzette». Greganti nei pressi del Senato

Expo, Cattozzo: «Grillo prendeva mazzette». Greganti nei pressi del Senato
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Martedì 20 Maggio 2014, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:22

Gianstefano Frigerio, l'ex parlamentare Dc arrestato nell'ambito dell'inchiesta milanese sulla presunta cupola degli appalti all'Expo, durante l'interrogatorio davanti al gip ha ammesso di aver preso soldi dall'imprenditore Enrico Maltauro ma li ha giustificati come regalie. È quanto è trapelato in relazione al verbale del 12 maggio scorso.

L'interrogatorio di Cattozzo L'ex senatore del Pdl Luigi Grillo sarebbe stato a conoscenza del giro di tangenti relativo ai presunti appalti truccati di Expo e Sogin e avrebbe preso anche lui la sua parte delle presunte mazzette. Lo ha riferito, da quanto si è saputo, l'ex esponente Udc Sergio Cattozzo interrogato per quasi 5 ore dai pm di Milano.

Greganti vicino al Senato Alla Procura di Milano non risulta alcun ingresso di Primo Greganti in Senato, ma solo l' intercettazione di una sua telefonata che parla in tal senso, rilevata da una cellula nelle vicinanze di Palazzo Madama. Lo scrive, in una lettera al presidente Grasso, il capo della Procura, Edmondo Bruti Liberati. «A seguito della richiesta del presidente del Senato, Pietro Grasso, di informazioni più circostanziate in merito all'asserita presenza del signor Primo Greganti in Senato - si legge in una nota del Senato -, il Procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha risposto oggi specificando che agli atti risulta un'intercettazione del 19 febbraio scorso in cui Greganti riferisce a Cattozzo "adesso ho finito una riunione al Senato", e che la posizione dell'utenza di Greganti risulta nei pressi di Palazzo Madama».

Il gip di Milano Fabio Antezza ha respinto la richiesta di arresti domiciliari presentata nei giorni scorsi, tramite il suo difensore, dall'ex senatore del Pdl Luigi Grillo in carcere dallo scorso 8 maggio nell'ambito dell'inchiesta milanese sulla presunta «cupola» degli appalti.

Sergio Cattozzo, l'ex esponente ligure dell'Udc e presunto 'corrierè delle tangenti, era il «segretario» di Luigi Grillo, l'ex senatore di FI e del Pdl. Lo ha riferito, da quanto si è saputo, l'ex parlamentare della Dc, Gianstefano Frigerio, nel suo interrogatorio davanti al gip di Milano Fabio Antezza dello scorso 12 maggio, nell'ambito dell'inchiesta dei pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio sulla cosiddetta 'cupola degli appalti'.

Tra l'altro anche l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, interrogato sia dal gip sia dai pm nei giorni scorsi, ha raccontato che Cattozzo gli fu presentato da Grillo come il suo stretto collaboratore e segretario. Dalle indagini, inoltre, è emerso che Cattozzo (dopo le prime ammissioni dei giorni scorsi sarà interrogato nuovamente dai pm oggi pomeriggio) era l'uomo di fiducia di Grillo per tenere i rapporti e i contatti con le imprese a cui dovevano essere assegnate, secondo l'accusa, le gare d'appalto truccate in cambio di mazzette. Un'attività, secondo le indagini, che Cattozzo avrebbe portato avanti anche quando Grillo era senatore e sedeva in Parlamento.

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