Ciro Esposito, l'amico ultrà: ora può accadere di tutto

Ciro Esposito, l'amico ultrà: ora può accadere di tutto
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Mercoledì 25 Giugno 2014, 13:22
Ora pu accadere di tutto. A parlare Sas Capobiondo, appartenente ai gruppi del tifo organizzato del Napoli, che si trova all'autolavaggio a Scampia gestito dalla famiglia di Ciro Esposito, morto dopo essere stato gravemente ferito da un colpo di pistola lo scorso 3 maggio a Roma. «Rispetto l'appello dei familiari - dice - ma non so come reagirò quando vedrò un tifoso della Roma che si comporta come ha fatto De Santis».






Odio Parla di odio e spiega però che questi sentimenti «non sono per i tifosi romanisti in generale, ma per chi si macchia di simili gesti». Capobiondo esprime vicinanza alla famiglia di Ciro Esposito e afferma di sentirsi «come una persona a cui hanno tolto un fratello».



Attacco alle forze dell'ordine Alle istituzioni e forze dell'ordine che hanno gestito l'ordine pubblico in occasione della finale di Coppa Italia Fiorentina Napoli, quando Ciro è stato ferito, dà «zero in condotta». «Siamo stati lasciati soli - conclude - quando siamo arrivati a Roma non c'era neanche un vigile urbano».
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