Da parte dello Stato e di chi dovrebbe c'è poco interessamento, se non nullo, a tutelare le persone che come mio figlio sono andate allo stadio e non sono tornate. Questo mi rende molto, molto perplessa, si perdono quasi le forze». Leardi però promette di proseguire nel suo impegno: «La mia lotta continua - sottolinea - mi impegno 365 giorni l'anno per dire ai giovani che la violenza non va usata in alcun modo e in alcuna maniera. Il mio, che non dovrei fare, lo faccio tutti i giorni, ma sinceramente in questi anni ho visto che l'interesse da parte dello Stato non c'è».
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