Volo mortale con l'auto sui binari, il sindaco chiude il cavalcavia ferroviario

Volo mortale con l'auto sui binari, il sindaco chiude il cavalcavia ferroviario
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Mercoledì 30 Ottobre 2019, 17:05
Volo mortale con l'auto sui binari della tratta ferroviaria Roma - Napoli a Piedimonte San Germano: ora s'indaga sulla tenuta del guardrail.
I carabinieri, su ordine del pm Maria Carmen Fusco, hanno apposto i sigilli nel tratto di cavalcavia dove nella serata di domenica c'è stata la morte di Antonello Gerilli, camionista, 58enne di Villa Santa Lucia.
Non solo accertamento medico - legale per chiarire le cause di morte, la Procura intende accertare anche la piena tenuta del guardrail montato sul cavalcavia in via Pistillo, una parallela della via Casilina, teatro del sinistro.
L'indagine per omicidio colposo, per ora, è contro ignoti, ma alle operazioni del consulente medico - legale sono stati invitati anche i legali rappresentati dell'Asi di Frosinone i quali si sono affidati all'avvocato Sandro Salera.

L'ORDINANZA
Il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi, nella tarda mattinata di ieri, ha emesso un'ordinanza di chiusura del cavalcavia, la decisione di interdire subito la circolazione è stata presa «per salvaguardare la sicurezza stradale sia veicolare che pedonale» e di imporre, soprattutto, la messa in sicurezza del cavalcavia «a Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, in qualità di esecutore dell'opera», e «ad Asi Frosinone in qualità di Ente proprietario dell'area».



I FAMILIARI
I familiari di Antonello Gerilli, per fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente Angelo Novelli, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha già effettuato un sopralluogo con i propri tecnici. «E' emerso chiaramente che le barriere sono sì fissate con un perno ai sostegni piantati a terra sul cemento, ma che i vari fascioni non sono collegati tra di loro con i relativi bulloni di fissaggio, che mancano quasi del tutto: ve ne sono solo pochi e sporadici. Gerilli - hanno spiegato i consulenti della famiglia - ha impattato prima sul guardrail alla sua destra rispetto alla direzione di marcia, cioè sul lato opposto della strada, dove poi è caduto: sarà un caso, ma dove la barriera ha retto di bulloni tra i fascioni ve ne sono decisamente di più». Per chiarire il tutto la Procura nominerà un proprio consulente.
 
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