Tira fuori una pistola scacciacani
per una mancata precedenza,
giovane denunciato dalla polizia

Tira fuori una pistola scacciacani per una mancata precedenza, giovane denunciato dalla polizia
di Tiziana Cardarelli
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Martedì 16 Ottobre 2018, 14:49
Una mancata precedenza lungo la strada dello shopping di Frosinone per poco non si trasformava in tragedia. Un 28enne di Frosinone ha rincorso con l’auto un altro automobilista di 48, sempre residente in città, e impugnando una pistola scacciacani, l’ha minacciato di morte. Un’aggressione verbale avvenuta dinanzi agli occhi increduli di numerosi passanti. Il protagonista è stato rintracciato poco dopo dagli agenti della Sezione Volanti e denunciato l’accusa di minaccia aggravata.

Erano da poco trascorse le 16 di sabato scorso quando la vittima stava transitando lungo via Aldo Moro, alla guida della sua vettura. Ad un tratto, dopo una presunta mancata precedenza, anche se pare non se ne fosse neppure reso conto, si è visto piombare un’utilitaria con un giovane a bordo. Il 28enne è sceso dalla macchina, si è avvicinato e ha minacciato l’uomo. Gli animi si sono scaldati così tanto che il ragazzo è tornato all’interno della sua vettura, ha impugnato una pistola, poi risultata essere una scacciacani, che custodiva all’interno dell’abitacolo, avvolta ad un panno, e in modo plateale l’ha puntata contro il 48enne. L’uomo è rimasto di ghiaccio e il giovane, dopo averlo minacciato di morte è nuovamente salito sulla sua automobile ed è fuggito, credendo che il suo gesto non comportasse alcuna conseguenza. Nonostante la paura, la vittima è riuscita a prendere il numero di targa. Ha avvisato il 113 ed ha è iniziata la caccia all’autore dell’aggressione per le vie della città. Poco dopo il ragazzo è stato rintracciato nella sua abitazione e denunciato.

La polizia da una perquisizione ha trovato la pistola con la quale poco prima il giovane, impugnandola, aveva seminato il panico per le vie del centro. Nei confronti del 28enne incensurato è stato aperto un fascicolo in Procura a Frosinone. La parola spetterà ora agli inquirenti che dopo una fase preliminare, decideranno se chiedere o meno il rinvio a giudizio.
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