Conosce un facoltoso imprenditore 40enne romano sui social, inizia a fare continue richieste di denaro in cambio di foto e video a sfondo sessuale, ma finisce nei guai.
Protagonista una 20enne studentessa di Ferentino che, difesa dall'avvocato Antonio Ceccani, dovrà rispondere delle accuse di truffa e procurato allarme. La storia ha inizio qualche mese fa quando la ragazza, studentessa universitaria conosce l'imprenditore romano di 40 anni. I due iniziano a chattare scambiandosi informazioni anche di natura privata. La ragazza capisce subito si aver attirato verso le attenzioni del facoltoso uomo. Gli fa credere di passare da anni una vita di privazioni e malessere dovuto allo stato economico e sociale che vivrebbe con la sua famiglia.
Tradito, prima chiede risarcimento all'amante e poi si vendica inviando le foto alla moglie di lui
GLI STUDI
La ragazza racconta di essere costretta a stare in casa in quanto i genitori non la fanno uscire e di aver interrotto gli studi per motivi economici.
I racconti di una vita di stenti e privazioni descritta dalla ragazza lo mettono in allarme. Pensa che il racconto sia vero. Nei giorni scorsi allora si reca presso una stazione dei carabinieri della Capitale per denunciare lo stato di privazioni della giovane costretta, a suo dire, a stare in casa dai genitori che non gli permettevano di uscire. La giovane chattava e non aveva neanche fornito all'uomo il numero del suo cellulare.
L'uomo racconta ai carabinieri della caserma romana tutti i particolari forniti dalla ragazza. I militari a quel punto contattano i colleghi della stazione di Ferentino ai quali illustrano la situazione di disagio e privazioni descritta sui social dalla ragazza. Scatta subito l'allarme per rintracciare la ventenne, nel giro di poco fanno irruzione nell'abitazione che la ragazza condivide con i familiari. Qui però, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, i carabinieri a sorpresa scoprono una situazione completamente diversa da quella raccontata dalla giovane. La ragazza è una studentessa universitaria non ha mai avuto e non ha problemi economici e non vive una vita di stenti e privazioni. Così i carabinieri non possono fare altro che denunciare la ventenne ferentinate alla Procura di Frosinone per truffa e procurato allarme.
Incalzata dalle domande dei carabinieri ha confessato di aver inventato tutto per avere tanti soldi a disposizione per i suo vizi. Ora è indagata e rischia il processo.