Studentessa di Ferentino si finge povera per il raggiro a luci rosse in chat, i carabinieri scoprono un'altra verità

La ragazza si faceva inviare foto a sfondo sessuale in cambio di soldi, poi l'uomo ha voluto vederci chiaro

Studentessa di Ferentino si finge povera per il raggiro a luci rosse in chat, i carabinieri scoprono un'altra verità
di Emiliano Papillo
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Dicembre 2023, 06:36

Conosce un facoltoso imprenditore 40enne romano sui social, inizia a fare continue richieste di denaro in cambio di foto e video a sfondo sessuale, ma finisce nei guai.

Protagonista una 20enne studentessa di Ferentino che, difesa dall'avvocato Antonio Ceccani, dovrà rispondere delle accuse di truffa e procurato allarme. La storia ha inizio qualche mese fa quando la ragazza, studentessa universitaria conosce l'imprenditore romano di 40 anni. I due iniziano a chattare scambiandosi informazioni anche di natura privata. La ragazza capisce subito si aver attirato verso le attenzioni del facoltoso uomo. Gli fa credere di passare da anni una vita di privazioni e malessere dovuto allo stato economico e sociale che vivrebbe con la sua famiglia.

Tradito, prima chiede risarcimento all'amante e poi si vendica inviando le foto alla moglie di lui

GLI STUDI

La ragazza racconta di essere costretta a stare in casa in quanto i genitori non la fanno uscire e di aver interrotto gli studi per motivi economici.

Racconta inoltre all'uomo che per avere un po' di denaro per le sue esigenze e per aiutare la famiglia è costretta a vendere su internet foto e video a sfondo sessuale. L'uomo crede ai racconti della giovane ragazza ciociara ed inizia ad inviarle denaro su una poste pay in cambio di foto e video hot. La storia va avanti per diversi mesi fino a quando la ragazza che ormai aveva attirato le simpatie dell'imprenditore fa richieste di denaro sempre più alte. L'uomo a quel punto inizia a preoccuparsi.

I racconti di una vita di stenti e privazioni descritta dalla ragazza lo mettono in allarme. Pensa che il racconto sia vero. Nei giorni scorsi allora si reca presso una stazione dei carabinieri della Capitale per denunciare lo stato di privazioni della giovane costretta, a suo dire, a stare in casa dai genitori che non gli permettevano di uscire. La giovane chattava e non aveva neanche fornito all'uomo il numero del suo cellulare.

L'uomo racconta ai carabinieri della caserma romana tutti i particolari forniti dalla ragazza. I militari a quel punto contattano i colleghi della stazione di Ferentino ai quali illustrano la situazione di disagio e privazioni descritta sui social dalla ragazza. Scatta subito l'allarme per rintracciare la ventenne, nel giro di poco fanno irruzione nell'abitazione che la ragazza condivide con i familiari. Qui però, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, i carabinieri a sorpresa scoprono una situazione completamente diversa da quella raccontata dalla giovane. La ragazza è una studentessa universitaria non ha mai avuto e non ha problemi economici e non vive una vita di stenti e privazioni. Così i carabinieri non possono fare altro che denunciare la ventenne ferentinate alla Procura di Frosinone per truffa e procurato allarme.

Incalzata dalle domande dei carabinieri ha confessato di aver inventato tutto per avere tanti soldi a disposizione per i suo vizi. Ora è indagata e rischia il processo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA