Obbligo vaccinale, posta elettronica in tilt alla Asl per le richieste di annullamento delle sanzioni

Obbligo vaccinale, posta elettronica in tilt alla Asl per le richieste di annullamento delle sanzioni
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 10:05

Le richieste di annullamento della sanzione per il mancato rispetto dell'obbligo vaccinale hanno mandato in tilt la casella di posta elettronica della Asl di Frosinone che ha dovuto ampliare la capacità per poter accogliere tutte le istanze.

Sono oltre 250 le richieste arrivate   da parte degli  over 50 che chiedono l’annullamento della sanzione comminata dall’Agenzia delle entrate riscossione per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale entro il 1° febbraio 2022.

La sanzione amministrativa è pari a 100 euro, ed è inviata dal Ministero della Salute tramite l'Agenzia delle entrate a chi  non aveva  iniziato o completato il ciclo vaccinale primario e che non avevano effettuato la terza dose nei termini previsti dalla normativa.

A poter chiedere l'annullamento sono coloro che all'1 febbraio «si trovavano nella condizione di differimento, esenzione, impossibilità ad effettuate la vaccinazione.

Il tutto opportunamente documentato».

L'annullamento può essere richiesto entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione dell'Agenzia delle entrate all'indirizzo mail   sanzione.obbligovaccinale@aslfrosinone.it Vanno allegati copia del documento d’identità,  della tessera sanitaria fronte/retro, della lettera ricevuta  con numero identificativo del procedimento, della documentazione a sostegno dell’insussistenza e o dell’impossibilità ad adempiere all’obbligo vaccinale e la eventuale pregressa esenzione cartacea

«I nostri uffici stanno lavorando alacremente per processare tutte le domande arrivate e che continuano ad affluire - dice Maria Gabriella Calenda, responsabile dell'attività vaccinale della Asl - Qualora ce ne fossero i presupposti invieremo all’Agenzia delle entrate riscossione tutta la documentazione necessaria. Occorre sottolineare però come l’ultima parola spetti al Ministero della Salute che deciderà se annullare la sanzione o confermarla».

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