Il provvedimento scaturisce da un'attività d'indagine condotta dal Comando Provinciale di Frosinone e dalla Compagnia di Pontecorvo per il reato di concussione continuata.
È in particolare per avere pretesso 250 mila euro in varie trance ad imprenditore del luogo, legale rappresentante di una cooperativa, al fine di ottenere i pagamenti delle fatture di vitto e alloggio dei richiedenti asilo politico alloggiati in apposite strutture. L'ex presidente Salvati, assistito dagli avvocati Dario De Santis e Ivan Santopietro, non è stato arrestato, è indagato a piede libero e l'ultima parola spetta alla Corte di Cassazione.
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