Il marito violento in galera,
moglie e tre figli minori sotto
sfratto e senza acqua

Il marito violento in galera, moglie e tre figli minori sotto sfratto e senza acqua
di Marina MIngarelli
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Lunedì 24 Settembre 2018, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 15:16
Da quando ha saputo che il marito è stato arrestato, il padrone dell'appartamento non solo le ha dato lo sfratto ma le ha tolto anche l'acqua che era intestata a lui, il cui costo era compreso nell'affitto.
Così Elena ( il nome è di fantasia per tutelarne l'anonimato) una donna di 37 anni che risiede a Ferentino, tutti i giorni, insieme ai suoi tre figli ancora minorenni, si reca nella vicina fontana. Qui riempiono tutte le bottiglie che riescono a portare a casa. Con quelle debbono provvedere a lavarsi, a bere ed a cucinare nonchè a sbrigare le faccende domestiche.
«Una situazione al limite della sopravvivenza» ha dichiarato l'avvocato Sonia Sirizzotti che sta seguendo il caso della donna da diverso tempo e che aveva convinto Elena a denunciare le violenze fisiche e psicologiche a cui era sottoposta ogni giorno da parte di quel marito violento.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stato quel fiasco di vino che la mamma di famiglia si era dimenticata di comperare e di mettere a tavola. A causa di quella dimenticanza, la casalinga era stata massacrata di botte. Ad accorrere in suo aiuto erano subito accorsi i vicini, allertati da quelle urla. I carabinieri intervenuti avevano fatto scattare l'arresto per quel marito padrone, un operaio di 51 anni.
LA LIBERAZIONE
Ma se da un lato per la donna quell'arresto aveva rappresentato una liberazione (l'uomo accusato anche di violenza sessuale sulla moglie dovrà comparire in aula a gennaio con giudizio diretto) dall'altra si era ritrovata da sola a cercare di sbarcare il lunario. Elena non sa mai se riuscirà a mettere insieme il pranzo con la cena. Al momento sta andando avanti con gli aiuti della Caritas. Anche il Comune sta cercando di darle una mano con qualche sussidio. Ma quello che riesce a racimolare certo non basta per garantirle una vita dignitosa, a lei e ai suoi tre figli. La donna non rimpiange di aver denunciato quel marito violento che avrebbe anche molestato la figlia più grande. Anzi, è fiera di aver avuto il coraggio di farlo.
Ma adesso per ricominciare a vivere ha bisogno di un lavoro. Soltanto in questo modo riuscirà ad avere i soldi per pagare un affitto. L'avvocato Sirizzotti, che si sta occupando della vicenda, sta cercando in tutti i modi di poter trovare una occupazione alla donna. Per Elena qualsiasi lavoro andrebbe bene, purchè riesca di nuovo a veder sgorgare l'acqua dal rubinetto.
 
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