Visite saltate per l'emergenza Covid, il piano di recupero è un flop: smaltito solo il 5%

Visite saltate per l'emergenza Covid, il piano di recupero è un flop: smaltito solo il 5%
di Pierfederico Pernarella
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Lunedì 31 Ottobre 2022, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 14:30

Volendo essere ottimisti si potrebbe dire che il programma procede con estremo rilento, ma la dirla tutta per ora si dovrebbe parlare di un vero e proprio flop. La pandemia si fa ancora sentire sulla lunga distanza sui servizi sanitari della provincia di Frosinone. Nonostante le significative risorse stanziate dalla Regione Lazio, il piano di recupero delle decine di migliaia di visite saltate a causa dell'emergenza Covid va avanti con grande fatica. I numeri sono impietosi. Su 51.140 prestazioni ambulatoriali da smaltire, da aprile a settembre sono stati effettuati appena 2.950 esami, poco più del 5 per cento. Si tratta delle prime viste cardiologiche, otorinolaringoiatriche, oculistiche, urologiche. E poi ecografie, Tac, spirometrie, ecodoppler.
Dal dato, perché arriva direttamente alla Regione, sono escluse le visite effettuate nelle strutture private accreditate per il piano di recupero. In attesa di conoscere questi numeri, il quadro che arriva dalla sanità pubblica è tutt'altro che confortante, soprattutto se si voleva dare un segno di efficienza dopo il blocco delle prestazioni durante i mesi più critici della pandemia. Con tutta probabilità la Asl non riuscirà a recuperarle.

LE CARENZE

Il fallimento, nonostante le importanti risorse messe a disposizione dalla Regione (circa un milione e 300mila euro, sarebbe da imputare alla carenza dei medici. Anche se per le associazioni che si occupano dei disservizi sanitari questo continua ad essere un alibi. Sta di fatto che l'adesione al piano di recupero da parte dei medici era volontaria e quanto pare la risposta nella Asl di Frosinone è stata scarsa. A questo c'è da aggiungere un problema strutturale: ossia la mancanza di medici specialisti, in particolare nelle branche mediche di cardiologia e urologia. Ma arrivano cattive notizie anche da altre specializzazioni. Le lise delle le visite dermatologiche, ad esempio, sarebbero state chiuse. Per i primi posti disponibili toccherebbe aspettare il 2024.
Per sopperire a queste carenze cresce il ricorso alle strutture private.

La pandemia ha pesato non poco sulla Asl di Frosinone. Oltre alle prestazioni di specialistica ambulatoriale (51.140, come detto), notevoli anche i numeri degli interventi chirurgici saltati (1.220) e l'attività di screening oncologici sospesa (35.800).

INTERVENTI AL FEMORE

Le ripercussioni dell'emergenza Covid sull'Asl ciociara emergono anche da un altro dato che riguarda sempre i tempi di attesa. In questo caso gli interventi al femore entro 48 ore, uno degli standard di Prevale, il programma regionale che valuta la qualità delle cure. Stando ai dati aggiornati riferiti al 2021, aggiornati a luglio, la Asl di Frosinone è il fanalino di coda: su 337 interventi solo il 27% è stato effettuato entro 48 ore, rispetto a una media regionale del 53%. Nella Asl di Latina (48%), in quella di Viterbo (47) e in quella di Rieti (38%). Nello specifico questi i dati dei singoli ospedali: San Benedetto di Alatri (20,7% interventi al femore entro 48 ore su 116), Santa Scolastica di Cassino (36% su 88) e SS. Trinità di Sora (18,31% su 74).
 

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