Occupati, Ciociaria ultima nel Lazio con piaga al femminile

Occupati, Ciociaria ultima nel Lazio con piaga al femminile
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Martedì 7 Settembre 2021, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 01:31

La provincia di Frosinone ha il tasso di occupazione più basso del Lazio. La situazione, poi, peggiora ulteriormente per quanto riguarda il lavoro femminile. È questo uno degli scenari che viene fuori dall’aggiornamento annuale degli indicatori del benessere dei territori, per tutte le 107 province italiane e le città metropolitane, pubblicato ieri dall’Istat ed aggiornato con dati riferiti al 2020.


I DATI
Per quanto riguarda il territorio ciociaro, tra le varie cose, viene fotografato lo stato del tasso occupazionale, ossia la percentuale di quanti occupati ci sono in provincia, compresi tra i 20 ed i 64 anni, rilevato sulle forze lavoro. Il dato, nel nostro territorio, fa emergere che in questa fascia, nel 2020, rientra il 54,3% dei ciociari. È la percentuale più bassa in tutto il Lazio, in cui la media regionale si attesta al 64,7%. Anche se tra tutte le provincie laziali, quella di Frosinone è quella che ha visto migliorare maggiormente la situazione. Siamo passati dal 51,5% di occupati nel 2019 al 54,3% del 2020. Degli occupati, il 69,6% è uomo.


IL DIVARIO
Il divario che invece è drastico, se paragonato alle altre realtà regionali, è quello sull’occupazione femminile. In Ciociaria, secondo i dati Istat, solo il 39,1% delle donne, con età compresa tra i 20 ed i 64 anni, risulta occupato. E qui la distanza con le altre province è molto più rilevante. Dopo Frosinone, ad avere il tasso occupazionale femminile più basso nel Lazio, è Latina con il 46%. Un dato comunque molto più alto di quello ciociaro. Nel Lazio è del 55,8% la media delle donne, rientranti sempre nella fascia d’età tra i 20 ed i 64 anni, con un’occupazione. Una percentuale molto distante rispetto alla situazione fotografata per la Ciociaria. Tra l’altro, se le donne che hanno un’occupazione nella provincia di Frosinone aumentano rispetto al 2019, quando erano il 38,4%, scendono però rispetto al passato. Sia nel 2015 che nel 2016 erano circa il 41%.


DONNE AMMINISTRATRICI
Situazione di difficoltà femminile che poi viene ribadita anche da un altro dato: quello degli amministratori comunali di sesso femminile.

Secondo l’Istat, sul totale degli amministratori comunali eletti in tutto il territorio ciociaro, nel 2020 solamente il 25,1% è donna. Anche qui, dunque, siamo gli ultimi. Ma almeno il gap con le altre provincie laziali non è così drastico. La media del Lazio di donne tra i banchi elettivi comunali è del 29,9%. Il dato ciociaro, seppur il più basso, è comunque in crescita. Fino al 2015, infatti, in Ciociaria le donne elette nelle amministrazioni comunali non toccavano neanche il 20%.


GLI INATTIVI
Dai dati Istat, in aggiunta, si osserva come la provincia di Frosinone registri un altro triste primato. Quello della mancata partecipazione al lavoro. L’Istat in questa dicitura calcola il rapporto percentuale tra la somma di disoccupati e inattivi “disponibili” (persone che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane, ma sono disponibili a lavorare) e la somma di forze lavoro (insieme di occupati e disoccupati) e inattivi “disponibili”, riferito alla popolazione tra 15 e 74 anni. Il tasso di mancata partecipazione al lavoro in Ciociaria è del 24,4%. Le donne, in questo caso, sono il 33,6%. Entrambi i dati sono i più alti nel Lazio.


LAVORO E GIOVANI
Anche sul versante occupazione giovanile, poi, la Ciociaria non brilla. Solo il 25,8% dei ragazzi con un’età tra i 15 ed i 29 anni ha un’occupazione. Peggio di noi, soltanto Viterbo. Più confortante, invece, il numero di chi in provincia di Frosinone ha almeno il diploma, circa il 68%, e il dato dei laureati e di persone che hanno titoli terziari, rientrati tra i 25 ed i 39 anni: in Ciociaria sono il 29,9%.
E’ il dato più alto, dopo Roma.

Ma. Fe.

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