Sora, castello sulla collina di San Casto: si punta al monumento naturale

Sora, castello sulla collina di San Casto: si punta al monumento naturale
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Domenica 29 Novembre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 19:38

La giunta comunale di Sora ha deliberato all’unanimità la proposta di istituzione del monumento naturale Rocca Sorella-Castello di San Casto. Un passo importante, questo, per cercare di valorizzare e migliorare uno dei simboli della città di Sora: i resti del castello, denominato Rocca Sorella, posto in cima al monte San Casto, che domina il centro storico da un’altezza di 500 metri.

È una costruzione strategica, risalente al tempo dei Volsci, ma poi ingrandita dai Romani e in epoca medioevale, attorno a cui è nata e cresciuta la città. Un luogo caro ai sorani, che giornalmente si inerpicano sui sentieri che raggiungono la cima, ma che nei decenni hanno visto l’antica struttura andare sempre più degradandosi, invasa da erbacce e sovrastata dagli alberi piantati negli anni 50 e che, senza manutenzione, l’hanno praticamente sovrastata, nascondendola alla visuale dal basso, molto più evidente in passato. Negli anni tante sono state le idee per valorizzare il castello, soprattutto in chiave turistica: costruire una strada per portare su le auto o addirittura una piccola teleferica per agevolare chi non avesse voglia di sobbarcarsi la faticosa, ma salutare, scalata attraverso i sentieri impervi. Soluzioni mai concretizzatesi e osteggiate dagli ambientalisti, che temevano una distruzione dei luoghi.

L’ultimo intervento di un certo peso si è avuto negli anni 90, mentre recentemente sono stati risistemati i sentieri, soprattutto grazie all’opera di alcune associazioni.

Con questa delibera il Comune di Sora ha voluto fare un passo verso dei finanziamenti per rendere più visibile e fruibile la struttura.

Adesso la palla passa alla Regione Lazio. "Con la delibera abbiamo espresso la piena volontà di rendere Rocca Sorella monumento naturale – le parole del sindaco di sora Roberto de Donatis –. Questo atto fa seguito al sopralluogo congiunto sul monte San Casto che, nel mese di luglio, ho compiuto insieme al consigliere regionale Loreto Marcelli ed al presidente della commissione ambiente Valerio Novelli. Dopo questo importante passaggio auspichiamo che la magnificenza e la bellezza da tutti riconosciute in ogni occasione possano essere un ulteriore strumento per accedere ai finanziamenti da destinare alla valorizzazione di questi luoghi. Il progetto di riqualificazione è articolato. I finanziamenti possono essere finalizzati al risanamento conservativo della Rocca di San Casto ed al taglio delle piante non autoctone, ovvero gli abeti messi a dimora negli anni 50, per creare una fascia tagliafuoco che, oltre ad evitare pericolosissimi incendi, possa rendere visibile la bellezza del castello da ogni angolazione. Potrà essere realizzato, inoltre, uno scenografico progetto illuminotecnico che renderà Rocca Sorella ed il suo castello il punto focale di tutte le valli anche nelle ore notturne. Potrà essere potenziata e migliorata tutta la sentieristica per offrire una possibilità di accesso ottimale modulata in base alle diverse capacità motorie dei visitatori".

Be. Co.

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