Certosa di Trisulti, pressing
per la revoca della concessione a Dhi

Certosa di Trisulti, pressing per la revoca della concessione a Dhi
di Andrea Tagliaferri
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Giovedì 18 Luglio 2019, 17:35
IL CASO
Certosa di Trisulti: Comunità solidali, la rete di associazioni e movimenti che ha avviato la mobilitazione contro l'affidamento in concessione del bene cistercense alla fondazione ultra-cattolica Dhi', ha deciso di inviare due nuove missive formali al ministero per chiedere la chiusura quanto prima della procedura di annullamento. Il 30 maggio scorso il ministro Bonisoli aveva avviato ufficialmente l'iter per l'annullamento in autotutela della concessione dopo aver valutato le incongruenze, segnalate anche tramite la relazione scritta dai legali incaricati dai movimenti, Felice Maria Spirito e Xavier Santiapichi, e le circa duemila firme a sostegno della petizione. In questo periodo Comunità Solidali ha continuato a monitorare la situazione tenendosi in contatto con il ministero iniziando anche a costruire un luogo delle proposte con lo sguardo rivolto al futuro, così come risultato nella riunione pubblica nella biblioteca di Alatri poco meno di un mese fa.
LE LETTERE
Per questi motivi, su consiglio dei legali che seguono il caso, Comunità solidali ha preparato due richieste, una di sollecito e una di monitoraggio, da inviare al ministro. Le lettere in questi giorni, in particolare oggi dalle 18 alle 20 presso Grid in corso della Repubblica a Frosinone, saranno a disposizione di chi volesse visionarle e firmarle. Come spiegato dai promotori, però, poiché trattasi di una tipologia diversa dalla precedente che era il ricorso in autotutela, non c'è necessità di raccogliere firme, anche se è fondamentale che chiunque abbia aderito alle intenzioni del Manifesto di Comunità solidali possa esercitare il diritto di portatore di interessi diffusi, sottoscrivendole laddove lo ritenesse opportuno. «Per ingaggiare il territorio e tutti i soggetti necessari a definire una seria pianificazione di valorizzazione, gestione e tutela della Certosa - dichiara Daniela Bianchi - dobbiamo sgombrare il campo al più presto da questa concessione». Sempre da Collepardo è stata confermata la notizia che l'antico santuario della Madonna delle Cese, luogo di culto collegato alla Certosa da cui dista due soli chilometri, è tornato sotto la gestione diretta della diocesi di Anagni-Alatri, dopo che la stessa aveva inoltrato formale richiesta alla Sovrintendenza dei Beni culturali che, ora, ha dato il via libera. Proseguono, intanto, le indagini della Procura della Corte dei Conti e della Procura di Roma, come dichiarato ieri dal segretario nazionale della Confsal Unsa Beni culturali, Giuseppe Urbino, che ha raccontato di poliziotti presso il servizio I° della Dg Musei, competente sul provvedimento a favore della fondazione Dignatatis Humanae, intenti a farsi consegnare la documentazione relativa alla concessione della Certosa.
 
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