Sora, cani nei centri di ricovero: maxi spesa per il mantenimento

Sora, cani nei centri di ricovero: maxi spesa per il mantenimento
di Roberta Pugliesi
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 09:25


Migliaia di euro per mantenere i cani randagi in canili che non sono comunali. Si parla di cifre che oscillano fra i 120 ed i 150.000 euro. Senza contare le spese veterinarie e quelle per l'accalappiamento e soprattutto tenendo presente che esistono delle associazioni, come Gli Accodati, che attraverso campagne di adozione (malgrado in tanti continuino ad acquistare cani nei negozi) riescono a far risparmiare al Comune di Sora anche 60.000 euro. Altrimenti le spese per il mantenimento dei cani randagi ammonterebbero a quasi 180.000 euro l'anno. Il costo per ogni cane per 12 mesi in un rifugio ammonta infatti a circa 1.500 euro. Considerando che il numero dei cani allocati in queste strutture è di poco inferiore ai cento è facile fare un rapido conto. È una vicenda che ha quasi dell'incredibile e che suscita perplessità e polemiche anche da molto tempo, quella che riguarda la gestione degli animali accalappiati e trasferiti nella struttura abruzzese non avendo, come noto, la città di Sora un canile comunale. Per molti è giunto il momento di realizzare un canile comunale, considerati anche i fondi a disposizione ed i progetti che qualche associazione ha già presentato.

IN GIUNTA
Uno, in particolare, è stato anche approvato in giunta ma la delibera è rimasta chiusa nei cassetti.

Si aggiunge che da qualche tempo è stato organizzato l'ufficio per la tutela degli animali e che con la delega affidata al consigliere Francesco Corona davvero si potrebbero fare cose buone, sicuramente per le tasche pubbliche ma anche per gli animali. Molti meritano una seconda possibilità, alcuni vengono accalappiati solo perché scappati, in calore e una volta che finiscono in un canile lontano diventa particolarmente complicato anche per i padroni trovarli e riportarli a casa. Purtroppo, ma in questo caso le responsabilità sono tutte dei proprietari, gli animali non hanno il microchip.

Mentre si attende l'avvio dei progetti annunciati un anno fa esatto dal consigliere delegato Francesco Corona, è doveroso sottolineare l'impegno delle associazioni come Gli Accodati - peraltro in cerca di una sede - che favoriscono le adozioni e portano avanti campagne di sterilizzazioni con grande impegno e sacrificio. Certamente non basta. Occorrono misure più sostanziali perché il problema c'è e, a quanto pare, al Comune costa anche parecchio. Corona fin da subito ha deciso di puntare su tre progetti: il canile, per l'appunto, la realizzazione di un'area per sgambamento cani ed una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono ed il randagismo. «L'area di sgambamento cani all'interno del Parco Fluviale La Posta, sia per motivi di spazio (parliamo di circa 1000 metri quadri di superficie) sia per rivalorizzare lo stesso offrendo così un servizio dall'alto contenuto sociale anche ai non possessori di cani», dichiarava nel febbraio 2022. «Per quanto concerne il problema del randagismo, è un problema che ho fortemente a cuore in primis per ragioni etiche-morali, ma anche per ragioni di carattere economico. Abbiamo pianificato, insieme all'ufficio, una serie di importanti misure consistenti in giornate di microchippatura gratuita e soprattutto attraverso un piano di sterilizzazione». Questo favorisce infatti lo svuotamento dei canili donando una possibilità in più agli animali già presenti negli stessi. Infine, la realizzazione del canile comunale: «Una spesa che verrebbe ammortizzata in tempi brevissimi creando anche posti di lavoro».
 

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