Tra le novità più importanti, c'è la creazione di un reparto di lungodegenza a Sora. Importante per il manager anche l'implementazione della radioterapia sempre nella val Comino, oltre a un piano che possa alleggerire i pronto soccorso tramite le Case della Salute, delle strutture alternative ai nosocomi (ce ne sono attualmente 5).
«Credo che i punti di accesso siano ben concepiti - ha proseguito il direttore - ma è necessario che i pazienti cronici abbiano delle agevolazioni. Credo di poter affermare che l'obiettivo principale è l'aumento del personale».
Lorusso ha poi considerato l'idea di sviluppare una unità che si occupi specificamente di «salute ambientale».
In un territorio dove l'inquinamento è una piaga, Ottaviani si è trovato del tutto in linea. Non sono mancati i malumori, soprattutto da parte dei sindaci dell'area nord. Il primo cittadino di Anagni Daniele Natalia ha espresso perplessità per un documento che a suo avviso non aiuta abbastanza il suo comune, dove circa un anno fa è stato chiuso il punto di primo intervento, demandando il servizio a un ambulatorio.
Giuseppe Morini (Alatri) ha denunciato la carenza di posti letto e di reparti. Enzo Salera (Cassino) ha chiesto il potenziamento dei servizi oncologici mentre Cretaro (Veroli) ha fatto presente il bisogno di maggiore personale di Guardia Medica.
Così Nicola Ottaviani: «È compito dei sindaci trasmettere le necessità del territorio. Ma le risorse spesso insufficienti».
Il manager Lorusso ha replicato agli interventi, sottolineando ancora una volta che maggiori servizi sono subordinati a un numero di medici, purtroppo insufficiente.
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