Yaman a Fiuggi, sull'alimentazione testimonianza da star. Fan in delirio

Yaman a Fiuggi, sull'alimentazione testimonianza da star. Fan in delirio
di Annalisa Maggi
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Giovedì 25 Maggio 2023, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 09:50

 

Fan in delirio a Fiuggi per Can Yaman. Che il noto attore turco, protagonista di serie televisive di successo, fosse bello, con un fisico statuario e che rappresentasse il sogno di schiere di donne si sapeva; ma che mettesse la sua immagine anche a servizio del veicolo di messaggi positivi sulla corretta alimentazione soprattutto in età giovanile è stata una piacevole scoperta. La presenza di Can Yaman a Fiuggi ieri ha allietato e arricchito la mattinata degli studenti delle classi quarte e quinte dell'istituto alberghiero Michelangelo Buonarroti che hanno atteso nel teatro comunale l'arrivo dell'attore giunto in Ciociaria per partecipare a una tappa del "Break the Wall Tour". Si tratta di un "giro" - in collaborazione con la De Cecco - che da marzo sta toccando diverse città italiane sensibilizzando l'opinione pubblica sul disagio giovanile.

L'ATTESA

A Fiuggi Can Yaman è arrivato per iniziativa dell'emittente radiofonica locale Radio Centro Fiuggi guidata da Consuelo Clarissa Incocciati che ha organizzato l'evento con il coinvolgimento dell'amministrazione comunale, rappresentata dal vice sindaco Marina Tucciarelli e dal consigliere delegato alla pubblica istruzione, Gianluca Ludovici, dell'istituto alberghiero Fiuggi, diretto da Francesco Cozzolino e del teatro comunale. Le fan, persino dalla Sicilia e da Verona, sono cominciate ad arrivare fin dalle prime ore del mattino quando la troupe del Tg regionale della Rai si è collegata da Fiuggi per raccontare le ore che hanno preceduto l'arrivo di Can Yaman. A metà mattina, nonostante si trattasse di un evento riservato agli studenti una gran folla si era radunata davanti l'ingresso del teatro. Con in mano foto e copie del libro scritto dall'attore sulla sua vita, in tante si sono asserragliate davanti ai cancelli per catturare il passaggio del divo. L'ingresso a teatro, invece, è avvenuto dal sottostante piazzale dove sorge anche l'edificio dell'istituto alberghiero. Capelli al vento, occhiali da sole, camicia bluette, jeans e scarpe da ginnastica, è sceso dalla macchina tra le urla dei fan che si sono affacciati anche dalla scuola per vederlo ed è salito sulle scale che conducono a teatro.

L'INTERVENTO

«Dopo aver girato il ruolo da guerriero in Ungheria per otto mesi - ha raccontato Can Yaman a una platea rapita - non vedevo l'ora di tornare in Italia che ormai considero casa mia e questo progetto mi dà l'opportunità di girare tutto il Paese interagendo con le persone che mi amano e mi seguono». Nel rispondere alle domande Can Yaman si è soffermato sull'attenzione che riserva al cibo. «Fin dall'infanzia, e non solo da quando faccio l'attore, grazie anche ai miei genitori - ha dichiarato - la mia alimentazione è sempre stata particolare e attenta. Sono cresciuto, quindi, con la consapevolezza di cosa mangiare e ancora oggi sono in continua ricerca». Nel lanciare un messaggio ai giovani presenti, l'attore ha ribadito: «La vita bella che ho oggi la devo all'infanzia, all'adolescenza e alla formazione scolastica (ha frequentato il liceo italiano a Istanbul ndr.). Nel mio percorso, proseguito con lo studio della giurisprudenza ma fatto anche di sport, la pallacanestro, l'alimentazione ha sempre avuto un ruolo importante. Oggi è giusto che io parlo a voi di questo perché possa essere un modello e un esempio positivo da seguire» ha concluso. Il tour nell'occasione di ieri sensibilizzava sulla raccolta fondi a favore della neuropsichiatria infantile dell'Umberto I di Roma che si occupa anche di disturbi alimentari.

LO SHOW COOKING

La seconda parte dell'evento si è svolta nel salone delle feste dell'istituto alberghiero dove, insieme allo chef stellato Heinz Beck, il protagonista della giornata si è cimentato in uno show cooking per la preparazione di una pasta che è stata, poi, uno dei piatti serviti a pranzo. Ma come tutti i bei sogni, è svanito anche quello fiuggino con Can Yaman: non all'alba come cantava Modugno ma dopo il pranzo e un'altra ondata di selfie e di autografi.

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