Napoli, chiude la rassegna "L'altro Giappone"

foto

Una serie di cambiamenti ampi negli ultimi decenni ha causato mutazioni nelle strutture familiari, una nuova comprensione dei ruoli di genere e nuovi atteggiamenti nei confronti del lavoro. Nel percorso del 2022, attraversato ora anche dagli spettri della guerra,  dopo un lungo periodo di isolamento forzato dell’individuo a causa del covid19, e con il conseguente aggravarsi di stati di alienazione e disgregazione sociale, L’ALTRO GIAPPONE ritiene quanto mai attuale e opportuno ripercorrere gli aspetti che hanno anticipato e accelerato questi processi, partendo dall’evoluzione del sistema-famiglia ‘convenzionale’: “crisi di autorevolezza delle figure genitoriali, casi di adolescenti sempre più chiusi in se stessi, tassi di nascita sempre più bassi, anziani sempre più longevi”, ha scritto Giorgio Amitrano  in un suo intervento sul cinema per l’edizione di The Passenger dedicata al Giappone. “Problemi che le famiglie preferiscono non affrontare, nascondendosi dietro una facciata di rispettabilità, e godendosi gli aspetti gratificanti del benessere.”  Alcuni fenomeni peculiari del Giappone attuale (otaku, hikikomori, evaporati, morti solitarie) non sono in realtà così lontani da noi e necessitano di percorsi di comprensione e di healing più efficaci di quelli proposti dallo Stato o dalla società.

Ospite a sorpresa della giornata di sabato sarà Hal Yamanouchi, attore, ballerino, coreografo, noto in particolare per la sua attività di doppiatore. E' infatti la voce degli spot Suzuki e di alcuni film culto come L'ultimo samurai, Batman Begins, Inception, Godzilla, Wolverine-L'immortale, Cattivissimo me 2. Come attore ha lavorato con Luciano Salce, Dino Risi, Sergio Corbucci, Lucio Fulci, Adriano Celentano, Andrea De Carlo, Carlo Vanzina, Sergio Citti, Gabriele Salvatores, Wes Anderson, solo per citarne alcuni, mentre in tv lo abbiamo visto, tra le tante fiction e serie tv a cui ha preso parte in Don Matteo, L'ispettore Coliandro, La squadra, Rex.

Come il singolo affronta questi aspetti sociali? Quali alternative sperimenta? In che nuove comunità trova conforto? E come i cineasti a loro volta rappresentano tali realtà sulla scena nazionale e internazionale? Questi sono i quesiti al centro della Rassegna 2022, che si sviluppa come di consueto attraverso generi diversi – dal dramma alla commedia pop, dall’ ero-guro al documentario – per condurci a ragionare di riflesso anche sulla nostra realtà attuale.