«È un onore essere qua, ma è anche un onore per te avermi qua. Normalmente mi sento grande, potente, qua mi sento piccolo, ma sempre più grande e più potente di te». Elegante in smoking, la spilla argentata enorme con il suo nome, Zlatan Ibrahimovic entra in scena all'Ariston e, giocando la carta dell'ironia, prova a dettare le regole del 'suò festival. «Il direttore è Zlatan, me l'ha detto Zlatan. Regola numero uno, il festival sarà di 22 cantanti, 11 contro 11. Gli altri? Li vendiamo al Liverpool che sta cercando 4 difensori. Regola numero due, il palco non va bene, deve essere 105 metri per 68, come San Siro, sennò il festival è annullato».
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