Albano Laziale, commemorato il brigadiere della polizia di stato Mario Laganà

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Albano Laziale, ricordato con una commemorazione alla presenza dei figli Marcello e Giorgio, della nipote Chiara e del fratello 90enne Guido, il brigadiere della Polizia di Stato Mario Laganà ucciso barbaramente da alcuni criminali il 12 gennaio del 1967 a soli 41 anni nella tenuta del Principe Torlonia a Castel Gandolfo con 25 coltellate . Il corpo come ha ricordato uno dei figli all'epoca 17enne fu ritrovato in una parte del lago imbavagliato e legato a 20 metri di profondità nelle profonde acque del lago di Castel Gandolfo dopo una settimana di ricerche dei sommozzatori della polizia di stato e dei vigili del fuoco. Sono intervenuti presso il cimitero di Albano Laziale, il cappellano della Questura di Roma don Secondo che ha pronunciato la breve cerimonia commemorativa, il primo dirigente Mauro Baroni, vicario del questore di Roma Carmine Belfiore, il dirigente del commissariato di Albano vice questore Antonio Masala insieme al personale locale della polizia di stato e 2 poliziotti in alta uniforme della Compagnia Speciale di Roma . Un giallo mai risolto quello dell'uccisione del brigadiere, che stava indagando in quel periodo su un vasto traffico di contrabbando di sigarette a livello internazionale, riuscendo a debellarlo. Arrivava al posto di polizia di Castel Gandolfo dalla Sicilia, dove era stato in servizio da giovane poliziotto ed aveva partecipato alla lotta alla criminalità organizzata del gruppo del bandito Salvatore Giuliano. Foto-Video Luciano Sciurba