Verde Giffoni e Gen Z: l’83% si aspetta un’economia green da aziende eco-sostenibili

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Lunedì 22 Maggio 2023, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 10:00

A Verde Giffoni, la Gen Z è stata protagonista proponendo soluzioni sostenibili da presentare alle aziende su argomenti specifici, tutti connessi alla sostenibilità nelle differenti declinazioni: trasporto pubblico, packaging, riqualificazione dei mezzi pubblici in chiave user friendly e comunicazione

Quando parliamo di Generazione Z – abbreviata in Gen Z- ci riferiamo alla generazione che succede alla Generazione Y – i cosiddetti Millenials – che raggruppa tutti coloro nate e nati tra la fine degli anni Novanta e il primo decennio del 2000. Secondo una ricerca pubblicata da Ipsos durante la scorsa estate, dopo la pandemia i ragazzi e le ragazze appartenenti a questa fascia d’età, risultano più riflessivi (41%) e più sfiduciati (41%). Quasi un terzo dei giovani si sente più fragile (31%), mentre il 28% si dice più sedentario e, un altro 28%, più triste. La pandemia ha reso i ragazzi maggiormente monadici, con il 44% che si sente escluso dalla società. Allo stesso tempo gli under 25 anni non sono una generazione che si vuole arrendere. Rispetto ai loro genitori mostrano il doppio del coraggio (14% contro il 6%) e della profondità (18% contro il 9%), ma, soprattutto, vogliono impegnarsi per cambiare la realtà (74%). Ed è proprio questo attivismo che li contraddistingue, sopratutto nei confronti delle tematiche ambientali, basti pensare al Fridays for Future movimento internazionale di protesta per la Giustizia Climatica. L’osservatorio Ipsos individua questa attenzione nei dati che riguardano una maggiore apertura e inclusività verso i migranti (il 55% propende per la solidarietà nei loro confronti, contro il 25% che prova paura), sono critici verso le imprese e le grandi aziende dalle quali si attendono un maggior impegno per cambiare il mondo. Per l’83% della Generazione Z l’affermarsi di un’economia green e di industrie eco-sostenibili è giusto o, addirittura, indispensabile. Per il 40% dei giovani, tuttavia, i costi per avere prodotti ecosostenibili devono essere a carico delle imprese.

Rispetto a questa attualità di pensiero e urgenze, Verde Giffoni, l’evento prodotto da Giffoni Innovation Hub e ideato da Giffoni Experience, vuole promuovere una vera e propria ecologia del pensiero a partire dalle nuove generazioni e dal confronto di queste con le grandi imprese, le quali hanno bisogno delle proposte innovative dei più giovani per praticare la sostenibilità. Come ha sottolineato Franco Amelio, Head of Sustainability di Deloitte Italia: “La sostenibilità è un impegno verso la società e la nostra mission è fare in modo che le aziende possano affrontare la transizione in atto”.

Giffoni come sempre ha puntato sui giovani come vero motore del cambiamento: “Anche questa volta abbiamo avuto modo di entrare in contatto con imprenditori, investitori e, soprattutto, con nuove idee nate dai giovani e giovanissimi – ha evidenziato Luca Ruju, General manager di Giffoni Innovation Hub – È a loro che lasciamo spazio per un confronto che possa essere sia innovativo che costruttivo”.

I progetti green degli studenti

Il gruppo di lavoro guidato da Verdiana de’ Leoni, Director Sustainability Services per Deloitte Italia, si è interrogato su come aiutare un’azienda a comunicare in maniera sostenibile. Con la consapevolezza che le imprese possono svolgere un ruolo fondamentale a livello globale, un’idea proposta è stata la creazione di eventi green in grado di attrarre le nuove generazioni. Si parte da una campagna social che prevede un’iscrizione gratuita, la descrizione dei potenziali consumatori e attività pratiche che coinvolgano anche le realtà territoriali. Si prevede inoltre la presenza di green influencer, capaci di ingaggiare i più giovani; a conclusione di ogni evento, si misura l’impatto e la sostenibilità.

Città sostenibile

Il gruppo capitanato da Ludovica Frongillo, Smart City Marketing Expert di EnelX, si è focalizzato sul tema della città sostenibile in relazione al trasporto pubblico. Come bus, tram e metro possono essere più sostenibili? Una delle risposte fa rima con la riqualificazione non solo dei mezzi pubblici, ma anche delle infrastrutture – ad esempio stazioni o pensiline – ad essi collegate. L’idea è quella di munirle di e pannelli fotovoltaici capaci di produrre energia pulita e di permettere la ricarica di una bici o dello smartphone. Un’altra proposta è quella del “bosco mobile“, ossia includere nella parte superiore di alcuni mezzi di trasporto del terriccio per coltivare piante. Questi dovrebbero inoltre essere energeticamente autosufficienti grazie all’utilizzo di un pannello fotovoltaico. In aggiunta, si ipotizza l’adesione alla metodologia che permette di ricavare energia eolica dal vento prodotto dai vagoni delle metropolitane in movimento: è un sistema che si è già dimostrato di successo grazie all’intuizione dell’università di Nuova Delhi.

Economia circolare

Il gruppo guidato dal Professor Ferdinando Boero Ricercatore e Presidente della Fondazione Dhorn per MareVivo si è invece concentrato sul tema dell’economia circolare. Tra le idee sviluppate, è emersa Impariamo l’etichetta attraverso diverse azioni: la prima è L’etichetta è tua amica, legata al concetto di packaging, la seconda si basa sui commenti ai prodotti di cui ci cibiamo, che non sempre riportano informazioni chiare per il consumatore. Infine, l’azione denominata Il frigo è nel negozio è legata al concetto dello spreco alimentare e al necessario cambio di abitudini che dovrebbe portare ad acquistare solo ciò che si consuma.

Sostenibilità degli elettrodomestici

La squadra guidata da Isa Contador, Corporate Communications and CSR Specialist per Whirlpool Corporation, ha poi affrontato il tema del sustainable manufacturing. I ragazzi si sono chiesti come si possa comunicare la sostenibilità degli elettrodomestici, concludendo come siano necessari modelli all’avanguardia per sensibilizzare sulla sostenibilità. Due le idee proposte: la prima è permettere all’azienda di entrare in comunicazione con le realtà del territorio in modo che i rifiuti prodotti non vengano buttati, ma impiegati nuovamente in progetti che coinvolgono la comunità e generino un impatto positivo sul territorio, come la diminuzione di CO2.

La seconda è legata a installazioni esperienziali sparse per le città e munite di Qrcode, che le persone possono scannerizzare per partecipare a un contest. Il vincitore potrà trascorrere una giornata in compagnia di influencer sui temi alimentari, agricoltura sostenibile e moda con attività di laboratorio incentrate sulla sostenibilità.

Business rigenerativo

Il team di Elena Pellizzoni, Head of Exploration and Impact per Flowe, ha infine toccato il tema dei modelli di business rigenerativi utili a un’azienda per raccontarsi a più persone, tenendo fede ai propri valori. Ingrediente fondamentale la concretezza, evitando che i contenuti proposti dagli influencer vengano interrotti da sponsorizzazioni o ADV. Si prevedono vlog o video informativi e il coinvolgimento di personalità note sui social che contano tra i 50K e i 100K followers così da intercettare un’ampia fetta di pubblico. Ma la comunicazione non può essere solo social: Flowe, per esempio, pianta un albero in Guatemala ogni 100 acquisti. Per promuovere tale azione si potrebbero dare indicazioni ai cittadini su come curare l’albero e regalare un kit di fidelizzazione all’abitudine o aggiungere adesivi del brand.

“Verde Giffoni è un evento a cui il team di Giffoni tiene tanto – ha detto Jacopo Gubitosi, General manager di Giffoni Experience – Spunti, idee ma soprattutto riflessioni su un argomento che dovrà vedere non solo la nostra, ma anche le future generazioni protagoniste di una nuova idea di mondo. Non a caso la più importante sfida del futuro, indicata nell’Agenda 2030, è legata a un’ecologia del pensiero non più rimandabile. Siamo orgogliosi di aver portato a Milano questo format così ricco di ispirazione, come testimoniato anche dai tanti speaker che si sono susseguiti nel corso della giornata. Il progetto Verde Giffoni però non si ferma qui: durante il Festival di luglio saranno previste iniziative collaterali legate al mondo dell’ambiente e della sostenibilità e, entro la fine del 2023, si terrà la seconda edizione del format a Giffoni”.

L'articolo Verde Giffoni e Gen Z: l’83% si aspetta un’economia green da aziende eco-sostenibili proviene da WeWelfare.

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