Statali, la pensione sarà uguale per tutti, rivisto l’assegno di insegnanti e medici. Chi è interessato

Mercoledì 1 Novembre 2023, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 00:22
Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone
di Luca Cifoni
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Un’operazione di teorica equità attuariale, che però si trasforma in un nodo politico, con i medici pubblici che hanno già formalizzato lo stato di agitazione in vista dello sciopero. Al centro del contendere c’è l’articolo 33 della legge di Bilancio, quello che rivede le aliquote di rendimento delle pensioni retributive per una serie di dipendenti statali: tra cui appunto i medici, ma anche gli infermieri, i dipendenti di Regioni e Comuni, gli insegnanti di asilo e scuole elementari parificate, gli ufficiali giudiziari.

La relazione tecnica allegata al disegno di legge specifica i contorni finanziari della misura, che riguarda sostanzialmente coloro che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995 (quindi prima della riforma Dini che ha segnato il passaggio al sistema contributivo) e andrà a toccare gli interessati in modo graduale nel corso del tempo. Per il prossimo anno i lavoratori che si vedranno applicare coefficienti decisamente meno favorevoli sono 31.500, con un risparmio per lo Stato limitato a 11,5 milioni di euro. Ma già nel 2025 si arriverà 81.500 persone coinvolte e a 42,3 milioni di minor spesa previdenziale. Poi, anno dopo anno, le dimensioni dell’intervento cresceranno fino a toccare nel 2043, dunque tra vent’anni, oltre 732 mila trattamenti previdenziali. E il beneficio per le casse pubbliche, rispetto alle regole attualmente in vigore, risulterà di quasi 2,3 miliardi. Siccome la stessa tabella sarà usata anche per il calcolo degli oneri dovuti da chi intende riscattare periodi non coperti da contribuzione (ad esempio gli anni di università) sono poi prevedibili ulteriori benefici per il bilancio pubblico, sotto forma di maggiori entrate; che però la stessa relazione tecnica «in via cautelativa» non quantifica. I maggiori costi potrebbero di fatto scoraggiare i dipendenti potenzialmente interessati al riscatto.

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