Quanto alla preoccupazione per la variante omicron "mi sembra un termine largamente eccessivo. Sappiamo - aggiunge - che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto protettivo dei vaccini in maniera importante".
Sull'ipotesi di una quarta dose, anticipa: "La risposta onesta è che non si può escludere". Non si può dire con certezza in questo momento che verrà somministrata, ma - spiega Locatelli - non si può neanche escludere. Più che mai la scienza deve basarsi sulle evidenze che progressivamente si accumulano".
Finora non ci sono decessi riconducibili alla variante Omicron del Covid-19. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sottolineando allo stesso tempo che la nuova variante pone un rischio ''molto alto'' a livello globale, anche se resta da determinare quanto sia pericolosa e contagiosa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA