Nell'intero 2019, il risultato netto si è attestato a 4,3 miliardi mentre quello operativo a 28,89 miliardi.
Per il triennio 2020-2022 il colosso bancario svizzero punta ad un CET1 tra il 12% e il 15% "riaffermando le ambizioni di crescita nell'ambito del GWM a sostegno del interessante profilo di rendimento sul capitale di UBS".
"Abbiamo concluso un anno solido con il migliore utile ante imposte rettificato di quarto trimestre dal 2010. I clienti continuano a rivolgersi a UBS per la consulenza di alto livello e attualmente gestiamo 3600 miliardi di dollari di loro attivi, pari a un incremento di oltre 900 miliardi negli ultimi quattro anni. Abbiamo fatto progressi nelle iniziative strategiche, ridotto del 4% le spese operative e preservato la nostra solida posizione patrimoniale - commenta Sergio P. Ermotti, Group Chief Executive Officer di UBS -. Abbiamo nuovamente fornito rendimenti significativi agli azionisti, con l'aumento del dividendo e i riacquisti di azioni proprie. Riaffermiamo le nostre ambizioni di crescita nel Global Wealth Management e un vigoroso rendimento del capitale CET1".
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