«Una manovra correttiva nei prossimi mesi tenderei a escluderla del tutto», ha affermato Tria ai microfoni di Sky Tg24. «In primo luogo - ha spiegato - perché prima di sei mesi non siamo in grado di giudicare l'andamento dei conti pubblici e neppure la vera natura del ciclo, quanto rallenta o no». L'obiettivo di deficit dell'Italia concordato con la Commissione Europea, ha aggiunto, «è un obiettivo sul deficit strutturale e quindi che non tiene conto delle variazioni congiunturali e degli effetti delle variazioni congiunturali sul livello del deficit».
«Nessuno vuole uno scontro, né con la Francia né con la Germania. Non dico che non ce lo possiamo permettere, ma non lo vogliamo», ha affermato Tria. In merito alla tensione crescente con la Francia che, secondo indiscrezioni, rischierebbe di interferire con i dossier Alitalia e Fincantieri, il ministro parlando con i giornalisti ha, poi, aggiunto che auspica sia "decrescente". «È chiaro che si possono avere discussioni su singoli punti, ma in sede europea ogni Paese discute con gli altri per cercare soluzioni comuni», ha concluso.
(Foto: Giovanni Tria )
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