AssoCSP ha evidenziato all'Autorità che "la tutela del consumatore può attuarsi con metodologie diverse rispetto alla chiusura del mercato che metterebbe in crisi parecchie aziende del settore con la conseguente perdita di posti di lavoro. La soluzione – sottolinea in una nota l'associazione – è quella di utilizzare società antifrode che tutelerebbero meglio i consumatori, garantendo loro una più ampia libertà di scelta, soluzione già adottata in altri Paesi europei che in tal modo hanno risolto il problema salvaguardando il mercato".
Chiedendo da tempo ad AGCOM di non applicare scelte proibizionistiche (il barring) o anacronistiche (l'invio di una doppia password per l'attivazione) è stato ribadito all'Autorità la necessità di "far applicare in modo rigoroso il Codice di Condotta per i Servizi Premium che, per i suoi contenuti, potrebbe dare maggior tutela agli utenti". Infine, secondo l'associazione, "la chiusura del mercato porterebbe alla diffusione di quelle nuove soluzioni tecnologiche, già operative, prive di regolamentazione che non garantiscono alcuna tutela per i consumatori finali".
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