Stipendi bancari, aumenti da 435 euro: accordo sul contratto. Da dicembre anche gli arretrati

In arrivo un busta paga più pesante

Stipendi bancari, aumenti da 435 euro: accordo sul contratto. Da dicembre anche gli arretrati
di r. dim.
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Martedì 21 Novembre 2023, 22:19

Si avvia alle battute finali la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Ieri, il Casl guidato da Ilaria dalla Riva, da una parte, e i segretari generali delle cinque sigle sindacali Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, dall’altra, sono tornati a sedersi al tavolo per provare a chiudere la partita, dopo qualche giorno di tira e molla. E così, i 280mila lavoratori con il fiato sospeso e con il contratto scaduto da quasi un anno, entro venerdì potrebbero ottenere le risposte tanto attese. Specie quelle riguardanti la parte economica, con i 435 euro di aumenti, a regime in tre anni.

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Questo pomeriggio, alle 17, è prevista infatti la plenaria durante la quale l’Abi illustrerà ai sindacati il pacchetto definitivo contenente le nuove norme del contratto.

Un appuntamento che sarà preceduto, alle 11, da una riunione tecnica durante la quale saranno definiti alcuni argomenti importanti tra i quali la modalità per arrivare alla definizione dell’orario di lavoro, la durata triennale del contratto, la cabina di regia su nuove tecnologie e banca digitale, la mobilità, i trasferimenti, l’utilizzo del Fondo per l’occupazione, la presenza dei lavoratori nei cda delle banche, la fungibilità dei quadri direttivi, il ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto, la formazione, la maternità e le malattie. 


PUNTI APERTI
La firma dell’accordo tra mondo bancario e sindacati potrebbe già avvenire tra domani e venerdì. Ieri mattina la seduta del Casl, convocato d’urgenza, pare sia stato determinante per sciogliere l’impasse. Solo il giorno primo, infatti, sembrava stesse naufragando ogni possibilità d’intesa, con una visione sempre più distante tra organizzazioni sindacali e Abi. Poi nel pomeriggio, il controllo delle proposte normative, con le osservazioni dei sindacati presentate dal segretario nazionale della Fabi, Elisabetta Mercaldo, al fianco del “generale” Sileoni. Secondo quanto trapelato, gli aumenti di stipendio decorreranno dall’1 dicembre con una parte di arretrati a decorrere dal 2023 (punto, questo, ancora in via di definizione).

Tra gli altri elementi salienti del nuovo contratto, la base di calcolo sul Tfr viene ripristinata in formula piena, al 100%, dopo che era stata ridotta nel 2012 e poi parzialmente ripristinata nel 2019. Ci saranno inoltre delle modifiche sulla mobilità e sui trasferimenti del personale, con un aumento sia dei chilometri sia dell’età oltre i quali la banca non può trasferire un dipendente. Politiche commerciali ancora al centro del dibattito con il rafforzamento del comitato bilaterale nazionale che si occupa di pressioni commerciali sulla rete vendite, e che sarà recepito interamente nel contratto nazionale. Previsto, poi, che l’attuale fondo per l’occupazione destinato all’assunzione dei giovani under 35 possa essere utilizzato anche per pagare una parte degli stipendi (il 25%) ai lavoratori senior che vanno in part time, in cambio dell’ingresso di nuovi giovani. Dal 2010 ad oggi grazie al fondo per l’occupazione sono entrati 40.000 giovani. Uno strumento,che il sindacato ha fortemente rivendicato.

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