"I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro core business, che continua a crescere a beneficio della sicurezza degli approvvigionamenti e della transizione energetica nei territori in cui operiamo - ha commentato Marco Alverà, AD di Snam - In particolare, nei primi sei mesi dell'anno abbiamo aumentato di oltre il 20% gli investimenti in Italia per ammodernare la nostra rete, ridurre le emissioni per raggiungere l'obiettivo della neutralità carbonica al 2040 e diventare l'operatore tecnologicamente più avanzato al mondo del settore".
Gli investimenti tecnici hanno totalizzato 566 milioni di euro nei primi sei mesi (+23,9%; di cui +22,5% relativi al core business). L'indebitamento finanziario netto è a quota 14.148 milioni di euro (12.892 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +1.256 milioni di euro) per l'acquisizione della partecipazione in Industrie De Nora, per la crescita del piano investimenti, del circolante legato allo sviluppo del business della deep renovation e per un effetto stagionale dovuto all'attività di bilanciamento.
Pur non potendo "determinare con esattezza gli impatti derivanti dal Covid-19 sui target a fine 2021 e degli anni successivi", Snam prevede un impatto complessivamente limitato rispetto agli obiettivi 2021 e conferma la guidance sull'utile netto di 1.170 milioni di euro. In riferimento al core business, la società conferma il livello di investimenti annunciato a piano.
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