Richiamando al rischio di un possibile lockdown per le attività che i Comuni svolgono per i cittadini, i sindaci invitano a prendere una "piena e profonda consapevolezza" altrimenti a farne le spese saranno " le Città d'Italia e cioè l'Italia stessa", chiedendo al Premier di avviare quanto prima un confronto "leale e serrato, sugli aspetti fondamentali della ripartenza".
Servono "risorse certe e sufficienti per consentire ai Comuni di assicurare continuità nei servizi alle comunità, perché le somme già stanziate non ci permetteranno di chiudere i bilanci a luglio; misure eccezionali di revisione e flessibilizzazione dei vincoli finanziari per i Comuni; semplificazioni per eseguire opere celermente e ridisegnare gli spazi urbani in vista della fase di convivenza con il virus - concludono i primi cittadini", sottolineano i "Primi cittadini" per i quali "l'Italia ha bisogno di uno sforzo progettuale per rialzarsi e costruire il suo futuro".
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