"Rafforzare dunque la capacità progettuale delle aziende rappresenta una bella opportunità e una sfida. - ha sottolineato - Il progetto è ormai l'ingrediente identitario forte e, sebbene chi come me viene da una cultura militare caratterizzata dalla presenza fisica come elemento di aggregazione e identità, oggi a prescindere dal Covid-19 non è più necessario l'incontro".
Per Caio "quello che più ci unisce è la capacità di condividere un progetto e una visione del mondo, aspetto che forse rende perfino più dinamico e appassionato il nostro essere azienda"
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