La Commissaria, rispondendo all'europarlamentare che esprimeva preoccupazione per i rischi legati alla concorrenza, ha precisato che l'operazione "non è mai stata notificata" alla Commissione e che, "qualora avesse dimensione europea", andrebbe "valutata secondo le norme europee sulla concorrenza", vale a dire il Regolamento sulle concentrazioni.
A trarre in inganno la stampa è stato il riferimento all'articolo 80 del nuovo Codice europeo per le comunicazioni elettroniche, che dispone un regime regolamentare di favore nei confronti degli operatori wholesale only, ma - sottolinea Vestager - "non rappresenterebbe di per sé un divieto di integrazione verticale".
La considerazione sull'articolo 80 - si chiarisce - non era riferita al caso in specie (TIM-Open Fiber) laddove è ancora da stabilire se lo stesso articolo sia effettivamente applicabile. La Commissione - si ribadisce - non può "anticipare un giudizio sull'operazione, a maggior ragione non essendone noti i contorni".
Quando il fascicolo arriverà a Bruxelles - ha spiegato la titolare alla concorrenza - l'operazione dovrà essere valutata sotto due punti di vista: quello concorrenziale e quello regolamentare, posto che il nuovo Codice europeo ha l'obiettivo di assicurare che i mercati delle telecomunicazioni forniscano a cittadini e aziende benefici in termini di concorrenza, maggiore scelta, prezzi convenienti e accesso a reti e servizi ad altissima capacità.
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