La provincia di Napoli è quella che ha registrato in assoluto più nuclei beneficiari lo scorso mese (143mila, pari al 14% del totale, con un importo medio a nucleo di 655 euro), seguita da Roma (68mila, pari al 7% del totale e un importo medio di 538 euro) e Palermo (63mila, pari al 6% del totale e un importo medio di 656 euro).
L'INPS ha segnalato inoltre che tra gennaio e febbraio 2021 è stato revocato il beneficio a 36mila nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli da parte di qualche componente del nucleo, "chiaro effetto dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da INPS con ACI". Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%).
Sempre dall'inizio dell'anno in corso risultano 110mila nuclei decaduti dal diritto: nel 70% dei casi la decadenza è dovuta a una nuova DSU con valori che portano sopra soglia la verifica dei requisiti.
Per quanto riguarda il Reddito di Emergenza, i dati perfezionano il quadro già definito lo scorso mese: i nuclei percettori di almeno una mensilità della prestazione ai sensi del dl 34/2020 art.82 (decreto Rilancio), che ha previsto erogazioni per due mesi, risultano pari a 292mila, con 703mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 559 euro; sono invece 255mila i nuclei beneficiari del Reddito di Emergenza disciplinato dal dl 104/2020 art.23 (decreto Agosto), con 584mila persone coinvolte e un importo medio pari a 550 euro.
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