Poste Italiane, un'azienda in rosa: dalla policy sulla genitorialità attiva al progetto "Mums at work", le iniziative

La presenza femminile supera il 53% con una forte componente tra quadri e dirigenti. L’Azienda punta a diventare un modello di riferimento a livello internazionale e investe sul futuro con una policy sulla genitorialità attiva

Poste Italiane, un'azienda in rosa: dalla policy sulla genitorialità attiva al progetto "Mums at work", le iniziative
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Martedì 5 Marzo 2024, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 11:49

Poste Italiane è la più grande azienda del Paese e il principale datore di lavoro in Italia con circa 120 mila dipendenti distribuiti in ogni angolo dell’Italia. Attualmente la presenza femminile in Poste Italiane supera il 53% degli oltre 120.000 dipendenti del Gruppo. È donna il 44% dei componenti del CDA e il 46% dei quadri e dirigenti. È donna anche il 60% dei direttori dei circa 12.800 Uffici Postali, la rete sulla quale l’Azienda ha costruito la sua storia e la sua forza.

Poste Italiane è attivamente impegnata nella promozione dei principi di sviluppo sostenibile, data la grande importanza che assume come Azienda all’interno del contesto economico e sociale italiano. Per questo considera fondamentale incentivare e sviluppare una cultura d’impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle diversità e delle pari opportunità. L’Azienda si è dotata di un Codice Etico, affiancato da diverse politiche e linee guida volte a proteggere e tutelare i Diritti Umani e a promuovere le pari opportunità in linea con gli obiettivi ESG a cui si ispira il piano strategico di Poste Italiane. Tra queste, la Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, la Politica in materia di Diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo, la Politica Diversity & Inclusion e la più recente Politica di Sostegno della Genitorialità Attiva.

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La Politica di Sostegno alla Genitorialità attiva

Le persone che vi lavorano sono una risorsa fondamentale e l’Azienda ne è perfettamente consapevole, tanto che la “Valorizzazione delle persone” e la “Diversità e l’Inclusione” sono due dei pilastri della strategia di crescita del Gruppo definita nel piano “2024 Sustain & Innovate Plus” presentato dall’AD Matteo Del Fante. Per supportare il ruolo genitoriale e valorizzare l’equilibrio di genere, superando stereotipi, discriminazioni e pregiudizi nei luoghi di lavoro, Poste Italiane ha introdotto la Politica di Sostegno alla Genitorialità Attiva che ha l’obiettivo di definire una cornice di riferimento chiara per le donne prima e dopo il periodo della maternità (o della adozione). La Policy prevede adeguati percorsi di sostegno e sviluppo finalizzati al benessere individuale e organizzativo delle persone e pone l’attenzione sui programmi di supporto del ruolo genitoriale e sulle azioni per sostenere la condizione femminile. Poste Italiane pensa anche ai padri e per questo mira a promuovere la naturale evoluzione verso un sistema di genitorialità condivisa, legato all’aumento costante del coinvolgimento e della partecipazione dei papà negli impegni familiari e a al potenziamento dei meccanismi di conciliazione della vita familiare con il lavoro e di misure capaci di promuovere contesti culturalmente pronti ad accogliere e contemperare tali esigenze.

Cosa prevede

La Politica di Sostegno della Genitorialità Attiva vuole offrire perciò una risposta concreta alle persone di Poste Italiane che hanno necessità di conciliare la famiglia attraverso politiche inclusive. In questo modo Poste Italiane fa un investimento per il futuro secondo modalità e prospettive sempre più innovative. Con essa l’Azienda traccia una strategia di sviluppo e di gestione delle persone in coerenza con gli strumenti già presenti e sviluppa un moderno modello di presidio della genitorialità che ha l’obiettivo di supportare la donna, prima e dopo il periodo della maternità biologica o adottiva, con percorsi di ascolto, sostegno e coaching su base volontaria, soprattutto rispetto alla fase di rientro. L’obiettivo, in relazione all’elevata componente femminile che caratterizza Poste Italiane è anche quello di investire in misura crescente sulla relazione di fiducia basata su un dialogo continuo tra la donna e il management di riferimento come leva per l’avvio di un accompagnamento strutturato nell’espressione delle proprie capacità personali e professionali, ivi incluse la valorizzazione di competenze specifiche che si sviluppano diventando genitori. Poste Italiane prevede analoghe opportunità a sostegno della genitorialità condivisa anche per il personale di genere maschile attraverso percorsi che permettano di conciliare il lavoro con la vita privata anche per quanto riguarda la condivisione delle responsabilità familiari. Poste Italiane punta in questo modo a generare, anche attraverso la Policy e le progettualità a sostegno, un’alleanza gestionale capace di superare sistemi culturali e bias disfunzionali per valorizzare l’inclusione nella famiglia così come nel lavoro. All’interno del documento redatto da Poste Italiane viene offerta una panoramica sulle principali norme contrattuali migliorative del rapporto di lavoro nei confronti dei dipendenti con figli sono previste forme di protezione più ampia rispetto a quelle sancite dalla legge. Al tempo stesso, vengono illustrati misure e servizi di welfare aziendale a sostegno della conciliazione e dell’inclusione dei genitori nel mondo del lavoro. Sempre per garantire le pari opportunità nella progressione di carriera, l’Azienda sta realizzando una serie di progetti che rafforzano l’impegno nella parità di genere con numerose iniziative, a partire dalla partnership con “Valore D” (associazione di imprese per l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva nelle aziende), fino e alla valorizzazione delle competenze STEM attraverso l’inserimento in Azienda di giovani donne con questo percorso di studi.

Il progetto "Mums at work"

Attualmente il 97% delle lavoratrici di Poste Italiane torna al lavoro dopo il congedo di maternità. Questo dato Poste Italiane lo ha con stessa metrica utilizzata dall’indice di Bloomberg sulla parità di genere (Bloomberg Gender Equality Index). Si tratta di un grande traguardo per l’Azienda visto che In Italia quasi una donna su 5 (con precisione il 18%), d’età compresa tra i 18 e i 49 anni, non torna a lavorare dopo la nascita di un figlio. Un dato preoccupante, che sottolinea la difficoltà nel conciliare vita familiare e lavorativa nel nostro Paese. Per riaccompagnare le donne nel reinserimento in Azienda al rientro dal congedo di maternità l’Azienda ha avviato il progetto dal nome di “Mums at work”, per le neomamme che ha l’obiettivo di facilitare il rientro delle donne, supportandole nella ricerca di un equilibrio fra il nuovo ruolo di madri e quello di lavoratrici. Il progetto, del quale sta partendo la seconda edizione, mette disposizione un percorso di coaching dedicato, erogato dalla squadra dei coach di Poste Italiane, per facilitare il ritorno al lavoro dopo il periodo di maternità. Le madri sono supportate per circa quattro mesi dai coach interni che aiutano le dipendenti a rimettere a fuoco i propri obiettivi personali e professionali e a conciliare le nuove esigenze familiari e il ritorno alle proprie mansioni in Azienda. L’iniziativa, la cui partecipazione è su base volontaria, è stata attivata lo scorso anno e proseguirà anche nell’anno corso con nuovi percorsi che vedranno il coinvolgimento di ulteriori 75 neomamme.

I programmi Lifeed

Già da diverso tempo Poste Italiane ha avviato un programma che valorizza le competenze genitoriali visto che è stata la prima azienda italiana ad introdurre la piattaforma Maam per affinare e allenare le soft skill che si acquisiscono nel ruolo di madre e favorirne l’utilizzo anche in altri contesti sia lavorativi che sociali.

Sono competenze relative ad esempio al problem solving, alla gestione del tempo, all’ascolto ed alla capacità di persuasione. Avviato nel 2015 e oggi ridenominato Lifeed Genitori è un percorso per rendere l’esperienza genitoriale un “master” in competenze trasversali, essenziali anche per la crescita professionale. Prendersi cura di un figlio rappresenta una transizione così potente e coinvolgente, da diventare un’occasione unica di apprendimento e questo programma punta a generare consapevolezza sul fatto che più ruoli ricoprono le persone, più la propria identità diventa ampia e più competenze soft si hanno a disposizione per gestire questa complessità. I dipendenti che aderiscono all’iniziativa possono usufruire, infatti, di percorsi on line di self-coaching che favoriscono il raggiungimento di un equilibrio tra vita privata e professionale, vissuto non come conflitto ma come opportunità. Il programma si rivolge non solo alle neomamme e ai neopapà ma anche più in generale ai genitori di figli fino ai 18 anni. I partecipanti possono seguire percorsi digitali e webinar di ispirazione, riflessione, allenamento delle competenze, condivisione su tematiche legate alla sinergia vita-lavoro, al benessere e allo sviluppo di competenze trasversali.. Dallo scorso anno è attivo anche il programma digitale Lifeed MultiMe®Finder, un nuovo strumento realizzato in collaborazione con la Kellogg School of Management della Northwestern University di Chicago, percorso che consente di esplorare e scoprire le proprie competenze e i propri ruoli in diverse esperienze di vita, sia personali che professionali. L’iniziativa è estesa non solo ai genitori, ma anche a tutte le persone interessate a migliorare la propria consapevolezza e a sviluppare le proprie capacità di crescita personale e professionale. Il programma si propone infatti di aumentare la consapevolezza dei ruoli ricoperti nelle diverse esperienze di vita, valorizzando le competenze acquisite come occasioni di crescita personale, anche nel contesto lavorativo. Scoprire in quali ruoli le nostre persone hanno la disponibilità di competenze soft permette consapevolmente di attivarle e di renderle visibili anche in azienda, aumentando l’impatto in termini di autoefficacia, innovazione ed engagement. Inoltre, nell’ambito delle iniziative di caring a sostegno delle situazioni di vulnerabilità, l’Azienda ha intrapreso un piano integrato a favore dei caregiver introducendo il programma “Lifeed Care” che punta a offrire una nuova visione e senso all’esperienza di cura. Si tratta di un percorso digitale mirato a valorizzare le competenze maturate durante l’esperienza di sostegno. E’ stato, altresì, realizzato un kit pratico di supporto per favorire sinergie positive di conciliazione e work life balance, illustrato nell’ambito di un webinar dedicato, ai fini di una maggiore consapevolezza del ruolo con strumenti e modalità di presidio.

Trattamenti normativi

Per promuovere la cura della famiglia, durante il congedo di maternità e di paternità Poste Italiane eroga il 100% della retribuzione rispetto al pagamento dell’80% previsto dalla legge. Inoltre, alle mamme e ai papà che fruiscono del “congedo parentale”, Poste Italiane garantisce un trattamento economico di miglior favore che prevede, per i periodi fruiti sino a 6 anni di età del bambino, l’erogazione in favore di ciascun genitore dell’80% della retribuzione (in luogo del 30% previsto dalle disposizioni di legge) per ulteriori due mesi in aggiunta a quelli indennizzati in tale misura dall’INPS (due mesi all’80% per il 2024; un mese all’80% e l’altro al 60% dal 2025 in poi). L’Azienda, inoltre, riconosce ai genitori che fruiscano dei riposi per allattamento la possibilità di essere assegnati, fino al compimento del primo anno di età del figlio, nel comune di abituale dimora o in un comune limitrofo, nell’ambito della propria Struttura territoriale di appartenenza. Le dipendenti hanno inoltre diritto a fruire di permessi ad ore a recupero per l’effettuazione di prestazioni sanitarie finalizzate alla procreazione medicalmente assistita (PMA), per un massimo di 24 ore annue, o a giornata intera, per un massimo di 4 giorni all’anno. Al fine di favorire e sostenere percorsi di genitorialità attiva per entrambi i genitori, anche attraverso un’attenta dinamica di dialogo con le proprie persone, l’Azienda realizza campagne informative tramite i canali di comunicazione aziendale mirate ad aggiornare i dipendenti in occasione dell’introduzione di novità normative in materia di tutela della maternità e paternità.

Le altre iniziative

A sostegno della conciliazione familiare, sono inoltre attivi gli asili nido aziendali PosteBimbi di Roma e Bologna per i figli/nipoti dei dipendenti del Gruppo e, per una quota parte, agli utenti provenienti da enti comunali e terzi in risposta sussidiaria alle esigenze dell’utenza locale. Il servizio è esteso ad oltre 100 famiglie con figli dai 3 ai 36 mesi ed è previsto un contributo per i dipendenti da parte dell’Azienda pari al 55% del valore della retta mensile. L’obiettivo è quello di garantire un servizio educativo flessibile, in relazione ai ritmi di lavoro, per coniugare professionalità e qualità nel rispetto dei valori espressi dalle famiglie. La distintività del programma educativo è rappresentata da un approccio relazionale integrato, dall’attenzione ai valori dell’eco-sostenibilità, dall’interculturalità (bilinguismo) e dall’inclusione e dall’alleanza educativa con le famiglie per favorire un dialogo strutturato, anche attraverso modalità di comunicazione innovative. Tra queste, l’app interattiva, nuovi programmi seminariali di sostegno alla genitorialità, la realizzazione di webinar tematici estesi a tutti i dipendenti, un servizio di counselling come spazio di ascolto e di riflessione offerto ai genitori.

Fiocco giallo

Poste Italiane festeggia con un dono l’arrivo di un bebè in casa dei dipendenti e augura il meglio ai genitori regalando un cofanetto colmo di prodotti di qualità per la cura e l’igiene del neonato inviato al papà e alla mamma. Fiocco Giallo, questo il nome della confezione regalo, è un omaggio utile e garbato per festeggiare il lieto evento. Tutti i dipendenti che diventano genitori per nascita, adozione o affido preadottivo di un neonato possono ricevere il loro Fiocco Giallo da un mese prima della data presunta di nascita oppure entro un mese dalla data effettiva di nascita del neonato.

Il mentoring e il coaching

Lo sviluppo delle competenze manageriali in Poste Italiane passa anche attraverso percorsi di mentoring e coaching. Per questo l’Azienda già da tempo sta realizzando programmi di mentoring come spazio di confronto tra le best practice manageriali. Nel 2022 sono stati oltre 440 i mentor e i mentee 440 con una rilevante presenza di donne (+72% mentee donne e +47% mentor donne rispetto al 2021). Sono state inoltre potenziate le attività di coaching, realizzate da coach sia interni che esterni, che hanno coinvolto manager e giovani talenti in percorsi di rafforzamento delle soft skills. Nel 2022 il numero dei dipendenti coinvolti in progetti di coaching è aumentato dell’81% rispetto all’anno precedente, con una presenza significativa di donne (+159% rispetto al 2021).

Contrasto alla violenza di genere

Poste Italiane promuove attività di sensibilizzazione riguardo alla violenza di genere attraverso iniziative di awareness e monitora costantemente l’impatto di tali attività sul territorio, conformemente al Protocollo di Intesa stipulato con il Ministero delle Pari Opportunità. A tale scopo, messaggi istituzionali di sensibilizzazione su tali temi sono visibili sugli schermi degli sportelli Postamat ATM. Inoltre, sempre sui monitor degli sportelli, vengono fornite informazioni utili come il numero verde 1522 e l’app per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, inclusi stalking e maltrattamento. Attraverso la “Sospensione delle rate dei mutui ipotecari” è stato confermato l’impegno di Poste Italiane nell’inclusione delle donne vittime di violenza. Poste Italiane, infine, ha finanziato interamente il progetto “Autonomia abitativa donne vittima di violenza” che ha previsto la consegna, a marzo 2022, di 10 alloggi, ristrutturati e arredati, destinati a 40 donne vittime di violenza.

I riconoscimenti ottenuti

Poste Italiane è la prima tra le società del Ftse Mib settore assicurativo e la più grande azienda per numero di dipendenti a ricevere la certificazione “Equal-Salary”, ottenuta a novembre 2022, per la rigorosa applicazione delle politiche retributive senza pregiudizi di genere. Inoltre, Poste Italiane è stata certificata secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management – Diversity and inclusion per la sua capacità di integrare i principi di diversità e inclusione in tutti i processi di progettazione, indirizzo, controllo, coordinamento e fornitura dei servizi postali, finanziari, assicurativi e digitali. A rilasciare l’attestato IMQ, uno degli organismi di certificazione accreditati più autorevoli a livello internazionale. Per il quarto anno consecutivo le politiche di parità di genere e la trasparenza di Poste Italiane sono state premiate a gennaio 2023 con la conferma nel Gender-Equality Index (GEI) 2023, il principale indice internazionale di riferimento che valuta la qualità delle iniziative aziendali per l’eguaglianza e l’inclusione. L’indice globale esamina 484 aziende in tutto il mondo, ripartite in 11 settori produttivi con sede in 45 paesi e una capitalizzazione di mercato combinata di 16 trilioni USD. Nell’edizione 2023 Poste Italiane ha ottenuto un punteggio ancora più elevato rispetto al 2022, ottenendo una valutazione superiore al valore medio delle società valutate nel GEI. Poste, inoltre, ha conseguito la certificazione UNI/PdR nel 2023 con un punteggio complessivo del 96% (rispetto al minimo richiesto di 60%), raggiungendo eccellenti risultati nelle sei macroaree oggetto di valutazione: cultura e strategia, governance, processi del personale (HR), opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. I riconoscimenti ottenuti da Poste Italiane per le politiche e le iniziative di attenzione alla diversità di genere dimostrano il radicamento di questi valori nella cultura aziendale e la condivisione del percorso ad ogni livello di responsabilità, elevando ulteriormente la reputazione del Gruppo sia internamente fra i collaboratori che esternamente fra gli operatori di mercato e comunità territoriali.

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