Pos, commissioni sulle transazioni e sanzioni: cosa succede ora? Aperto tavolo tecnico per tagliare i costi

La soluzione di compromesso, fin qui, è stata quindi quella di lasciare il tetto a 30 euro ma di istituire contemporaneamente un tavolo permanente per trovare una soluzione per ridurre i costi delle commissioni sulle operazioni di importo basso.

Pos, commissioni sulle transazioni e sanzioni: cosa succede ora? Aperto tavolo tecnico per tagliare i costi
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Sabato 1 Aprile 2023, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 23:55

Pos, si tratta per tagliare le commissioni sulle transazioni di piccolo importo. È stato istituito nelle scorse settimane, al ministero dell'Economia, il tavolo tecnico «per individuare soluzioni per contenere i costi delle transazioni elettroniche, tra i quali i pagamenti attraverso i Pos», ha spiegato in una nota il ministero dell'Economia, ricordando inoltre come il tavolo sia previsto dalla legge di bilancio approvata lo scorso dicembre.

 

Obiettivo ridurre le commissioni

L'obiettivo, rileva il ministero, è mitigare le spese fino a 30 euro a carico degli esercenti di attività di impresa, arti o professioni con ricavi e compensi relativi all'anno precedente non superiori a 400.000 euro, favorendo con il coordinamento del Mef il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e altri soggetti.

Le sanzioni

Inizialmente nella legge di bilancio il governo aveva previsto l'aumento da 30 a 60 euro del limite del valore delle transazioni oltre il quale sarebbero scattate le sanzioni per i commercianti che rifiutavano l'utilizzo del Pos.

Ma il tetto dei 30 euro era uno degli obiettivi previsti dal Pnrr per la digitalizzazione del Paese e dunque non è stato possibile modificarlo. La soluzione di compromesso è stata quindi quella di lasciare il tetto a 30 euro ma di istituire contemporaneamente un tavolo permanente per trovare una soluzione per ridurre i costi delle commissioni sulle operazioni di importo basso.

Il tavolo

Al tavolo di confronto, presieduto dal direttore generale del Tesoro, partecipano rappresentanti del ministero dell'Economia, della Banca d'Italia e dell'Agenzia delle entrate. Ci sono poi i rappresentanti del ministero delle Imprese, quelli dell'Agenzia per l'Italia digitale, l'Abi, l'associazione bancaria italiana, gli operatori dei servizi di pagamento e le aziende, rappresentate da Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato.

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