Nel 2022, ha proseguito il ministro, "si è aperta una nuova fase, perché tante iniziative avviate dai ministeri devono tradursi in bandi e azioni parzialmente decentrate" e per questo "abbiamo creato un monitoraggio dettagliato e costante rispetto al cronoprogramma concordato con la commissione europea". Uno degli obiettivi riguarda la rete ferroviaria: "aggiudicare entro l'anno sei appalti per la Napoli-Bari e 4 per la Palermo-Catania. Il PNRR considera superato lo step con almeno due appalti, ma contiamo di aggiudicarli tutti. I progetti di fattibilità tecnico-economica sono stati validati o in corso di validazione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici e poi Rfi potrà emanare i bandi".
Giovannini ha ammesso che ci "sono dei ritardi legati ad autorizzazioni Via, le valutazioni di impatto ambientale, ma sono recuperabili. Da ottobre, infatti, la commissione ordinaria per queste autorizzazioni non segue più il criterio cronologico di presentazione delle richieste ma quello della priorità delle opere" ed "è stata creata una commissione nazionale Via ad hoc per le opere del Pnrr". Altro problema è la mancanza di operai, "ma anche gli ingegneri": "bisogna agire su diversi fronti: offrire lavori dignitosi e di qualità a disoccupati e persone in cerca di lavoro; orientare verso il settore dei lavori pubblici il sistema della formazione; formare chi già opera nella pubblica amministrazione".
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