Più assunzioni per i ministeri e le forze dell’ordine. Revisione del meccanismo di rivalutazione delle pensioni, con l’incremento fino a circa 600 euro al mese (solo per un anno) di quelle minime ma anche lo slittamento di fatto degli adeguamenti per alcuni milioni di trattamenti. Aumento delle sigarette dimezzato, con un impatto ridotto a circa 10 centesimi a pacchetto, compensato dal rialzo del tabacco trinciato. La legge di Bilancio procede faticosamente verso il via libera alla Camera, previsto al momento per domani con probabile voto di fiducia, tra gli emendamenti del governo e le proteste dell’opposizione: proteste concentrate oltre che sui ristrettissimi tempi per il dibattito anche sui 200 milioni già spesi e quindi sottratti al tradizionale “tesoretto” di coperture destinate alle modifiche parlamentari. I residui 200 potrebbero essere divisi con la maggioranza.
LA SCALETTA
Sul fronte previdenziale l’esecutivo ha deciso di rivedere la “scaletta” delle percentuali di incremento, da applicare agli assegni per il recupero almeno parziale dell’inflazione 2022. Il principio è abbastanza semplice: confermato l’adeguamento al 100 per cento per i pensionati che percepiscono fino a 2.100 euro al mese lordi (i quali quindi avranno un incremento del 7,3 per cento) il recupero sarà leggermente potenziato per chi si colloca tra i 2.100 e i 2.600 lordi circa (ovvero tra quattro e cinque volte il trattamento minimo Inps) e al contrario leggermente ridotto per tutti coloro che sono al di sopra di questa soglia. Concretamente, per una pensione da 2.500 euro lordi al mese il miglioramento rispetto allo schema precedente sarebbe di circa 5 euro netti, grazie alla percentuale di rivalutazione elevata dall’80 all’85.
LE SCUOLE PARITARIE
Altre novità riguardano le scuole paritarie che avranno 30 milioni in più, le Casse private di previdenza per le quali sarà definito un quadro regolamentare che ne favorisca gli investimenti e il fondo destinato a rimborsare le spese processuali agli imputati assolti: quest’ultimo passerà da 8 a 15 milioni l’anno e i relativi pagamenti arriveranno in una sola soluzione anziché in tre rate. Confermata la norma ideata per salvare le società calcistiche, permettendo loro di versare in 60 rate le tasse sospese durante la pandemia. Ulteriori correzioni potranno arrivare con emendamenti dei relatori. Va ancora ridefinita la norma relativa a 18App, il bonus cultura per i diciottenni, mentre non è chiara l’evoluzione finale di Opzione donna: l’uscita con il contributivo per le lavoratrici resta al momento nella versione con forti vincoli definita nelle settimane scorse dall’esecutivo.
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