Alla domanda "Quanto sei d'accordo con l'affermazione -ripongo più fiducia nei servizi bancari tradizionali rispetto a quelli puramente digitali-?" solo il 15% del campione si dice molto (2%) o abbastanza d'accordo (12,8%), il 46,7% invece afferma di essere in disaccordo, e il 38% è indifferente.
Secondo la ricerca, gli utenti danno ormai per assodata l'offerta tradizionale di servizi bancari e chiedono nuovi servizi che vadano oltre. A svettare c'è un 17,4% che vorrebbe il cashback immediato sugli acquisti in negozio e, al secondo posto, è richiesta con oltre il 14% delle preferenze la possibilità di avere servizi non bancari dedicati ed esclusivi, come per esempio sconti riservati per l'acquisto di beni o esperienze lifestyle, ma anche l'accesso privilegiato a determinati servizi o eventi. Rilevante anche la richiesta di servizi di Buy Now Pay Later con il 12,4% e la possibilità di fare trading online (8,9%).
Se da un lato si conferma la tendenza alla multi-bancarizzazione (il 67,8% del campione ha un conto anche presso una banca tradizionale, era il 77% nel 2021), dall'altro perde rilevanza il ruolo della filiale bancaria: il 40% dei rispondenti multibancarizzati non è mai stato lì nell'ultimo anno e il 27,8% lo ha fatto massimo due volte. Le visite sono relative a prodotti di credito (mutui, prestiti personali) per il 44%, prodotti di risparmio per il 34%, informazioni su investimenti per il 23% e apertura di un nuovo conto per il 22%.
Tra le ragioni che hanno spinto gli utenti ad aprire un conto presso una banca digitale, il 54% indica una più semplice fruizione dei servizi, il 24,8% la convenienza economica, il 21,9% la comodità di non andare in filiale, il 21,9% invece perché ha la convinzione che una banca di nuova generazione saprà seguire meglio l'evoluzione dei suoi bisogni nel tempo.
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