"Gli sforzi smisurati della SEC sembrano calcolati per raffreddare il suo esercizio dei diritti del Primo Emendamento piuttosto che per far rispettare le leggi generalmente applicabili in modo imparziale", ha affermato il team legale guidato da Alex Spiro. Parte della disputa riguarda un caso del 2018. In quell'occasione la SEC aveva accusato di aver rilasciato dichiarazioni "false e fuorvianti" agli investitori quando il CEO di Tesla aveva annunciato tramite Twitter di essersi assicurato finanziamenti sufficienti per un buyout di Tesla a 420 dollari per azione, anche se poi il piano non si è mai concretizzato.
Gli avvocati di Musk hanno detto che la Securities and Exchange Commission non ha pagato agli azionisti di Tesla i 40 milioni di dollari raccolti dalle multe scaturite dai tweet incriminati.
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