Sul mercato valutario, l'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,67%. L'Oro è sostanzialmente stabile su 1.626 dollari l'oncia. Crolla il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) del 5,53%, scendendo fino a 20,32 dollari per barile.
In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +192 punti base, con un forte incremento di 11 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,39%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte è stabile, riportando un moderato +0,1%. Dimessa Londra, con un calo frazionale dello 0,64%. Sotto pressione Parigi, che accusa un calo dello 0,78%. Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,68%, dove le banche sono le più penalizzate, dopo la raccomandazione della BCE a tutti gli istituti di credito di non pagare dividendi o effettuare buyback almeno fino a ottobre.
Si distinguono a Piazza Affari i settori sanitario (+2,58%), tecnologia (+2,07%) e petrolio (+1,78%).
Tra i peggiori della lista di Piazza Affari, in maggior calo i comparti bancario (-4,91%), immobiliare (-2,54%) e chimico (-2,27%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Diasorin (+5,90%), Juventus (+4,98%), Recordati (+3,44%) e Italgas (+3,02%).
I più forti ribassi, invece, si verificano sulle banche: Unicredit, continua la seduta con -6,86%; Intesa Sanpaolo, con un ribasso del 4,77%. Crolla Fineco, con una flessione del 3,89%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Mediaset (+3,11%), Inwit (+2,66%), IMA (+2,33%) e Piaggio (+1,44%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Carel Industries, che ottiene -7,56%.
Vendite a piene mani su Cerved Group, che soffre un decremento del 7,16%.
Pessima performance per Banca Mediolanum, che registra un ribasso del 5,32%.
Sessione nera per Banca Farmafactoring, che lascia sul tappeto una perdita del 5,21%.
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