Mediaset, stop dalla Corte Madrid alla fusione con la controllata spagnola

Mediaset, stop dalla Corte Madrid alla fusione con la controllata spagnola
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 20:10
La fusione tra Mediaset e la controllata Mediaset Espana segna un'impasse, che in teoria potrebbe mettere in forse la nascita di MediaforEurope, la holding che dovrebbe riunire le attività nella tv del gruppo della famiglia Berlusconi. Non pare però crederci troppo Mediaset, che in Borsa ha guadagnato il 2,2%, a 2,64 euro, mentre la controllata ha perso lo 0,9%, a 5,6 euro. Fatto è che la giustizia spagnola, su ricorso di Vivendi, ha decretato una sospensione cautelare della delibera di fusione, che aveva avuto il via libera lo scorso 4 settembre in un'assemblea straordinaria di Mediaset Spagna, lo stesso giorno dell'analoga assemblea di Mediaset.

La decisione è del giudice di Madrid e a Mediaset Espana non è andata giù: ha reagito dicendosi «non d'accordo con questo provvedimento giudiziario preliminare» e annunciando che farà «immediatamente appello, sperando che verrà valutato dall'Alta Corte di Madrid». Meno ancora è piaciuta a Mediaset, che ha tuttavia assicurato che: «Vivendi non fermerà il progetto di espansione europea», annunciando anche da parte sua che la sospensione «verrà immediatamente impugnata».

Dall'assemblea in questione era di fatto iniziato il percorso che nelle intenzioni di Mediaset dovrebbe portare alla nascita di MediaforEurope (Mfe), la holding olandese nella quale il Biscione intende concentrare le sue attività e partecipazioni, compreso il 9,6% di ProSiebenSat1.

La sospensione adesso giunge in attesa di una sentenza definitiva sul ricorso di Vivendi, «soddisfatta per la decisione annunciata dal giudice della corte di Madrid» afferma un portavoce, sottolineando che «il giudice ha riconosciuto che il piano di fusione era stato imposto in modo abusivo da Mediaset e dal suo azionista di controllo Fininvest a svantaggio di tutti gli azionisti di minoranza. Il giudice ha anche riconosciuto che tale fusione non risponde a una ragionevole necessità di business di Mediaset Espana». Vivendi aveva motivato il ricorso col fatto che fosse stato impedito dal Cda il voto «a Simon Fiduciaria, basandosi su un'interpretazione della legge italiana sui media contraria ai trattati Ue».

Nella stessa giornata della sospensione decretata in Spagna è arrivata da Simon Fiduciaria la richiesta di annullare la delibera analoga dell'assemblea Mediaset del 4 marzo, come già fatto da Vivendi.

La stessa Vivendi, ricorda d'altra parte il portavoce della società, «si è anche opposta alle risoluzioni per la fusione
adottate in Olanda e in Italia». In proposito Mediaset parla di «atteggiamento autolesionista», sottolineando «l'assoluta strumentalità delle scelte anti- Mediaset di Vivendi al solo scopo di deprimere il valore di Borsa dei titoli Mediaset per poi provare ad approfittarne».

Analoga la posizione dell'azionista Fininvest, intervenuto a ribadire il «pieno sostegno alla creazione della holding Mfe». «Un comportamento - prosegue Mediaset su Vivendi - che ribadisce l'intenzione di indebolire Mediaset solo per i propri interessi come già nel 2016, quando iniziò la scalata su cui indaga la Procura di Milano» e evidenzia «l'influenza notevole che il gruppo francese esercita su Mediaset in violazione - in quanto primo azionista di Tim-Telecom con il 23,9% - delle leggi italiane e delle delibere in materia dell'AgCom».

 
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