I jeans Levi's alla conquista di Wall Street

I jeans Levi's alla conquista di Wall Street
di Giusy Franzese
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 18:43
Non solo più giacca e cravatta d'ordinanza. Nel tempio della finanza mondiale, Wall Street, a breve entreranno anche i jeans. E che jeans! I mitici Levi's, quelli dei cercatori d'oro, quelli di James Dean in Gioventù bruciata o dell'altro "bad boy" Marlon Brando in sella alla sua moto. Il gruppo Levi Strauss ha  appena depositato la documentazione per l'ipo, initial public offering. La società punta a quotarsi a Wall Street, al Nyse.  
Gli ultimi risultati finanziari, relativi all'ultimo trimestre 2018,  indicano i ricavi annui a 5,6 billioni di dollari in aumento del 14% sull'anno precedente, utili netti stabili  285 milioni di dollari,  Ebit a 542 milioni di dollari in crescita del 13%. I Levi's affondano le loro radici nel 1853 quando Levi Strauss, immigrato tedesco, arrivò a San Francisco  in California alla ricerca di un avamposto sulla costa occidentale degli Stati Uniti per l'azienda di famiglia che vendeva tessuti.
Venti anni dopo Strauss e un sarto suo cliente, Jacob Davis, brevettarono  l'idea di usare rivetti di rame per rafforzare i pantaloni nelle aree sottoposte a maggiore sforzo. I jeans muovevano così i loro primi passi. Levi's è al momento una società privata controllata dai discendenti di Strauss, che vende in 110 paesi nel mondo. La sua affiliata giapponese, Levi Strauss K. K., è quotata alla borsa di Tokyo e anche i bond di Levi's sono scambiati sul mercato finanziario.
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