"I nostri team si sono comportati bene in questo ambiente macro e operativo impegnativo, mantenendo la disciplina dei costi, bilanciando le iniziative sui prezzi, prendendosi cura dei nostri clienti e continuando ad alimentare la nostra crescita", ha commentato il CEO Mike Hsu. "Anche se prevediamo che l'inflazione e l'interruzione della catena di approvvigionamento persisteranno nel 2022, ci impegniamo a recuperare i margini ai livelli pre-pandemici rispetto nel tempo, e siamo ottimisti circa un graduale miglioramento nel corso dell'anno", ha aggiunto.
Le prospettive dell'azienda per il 2022 non presuppongono alcun impatto aggiuntivo significativo da interruzioni della catena di approvvigionamento a causa della pandemia. Kimberly-Clark prevede che le vendite nette aumenteranno dall'1 al 2% e le vendite organiche aumenteranno dal 3 al 4%. L'utile operativo è stimato in calo a un tasso low to mid-single digits rispetto all'utile operativo rettificato nel 2021.
I principali input di costo aumenteranno da 750 a 900 milioni di dollari; la società pensa che "i costi aumenteranno o rimarranno elevati per la maggior parte degli input, comprese le materie prime, la distribuzione e l'energia". L'utile per azione si dovrebbe assestare tra 5,60 e 6,00 dollari, mentre la spesa in conto capitale tra 1.000 e 1.100 milioni di dollari. Il mercati era per una guidance di 6,72 dollari per gli utili e 20,03 miliardi di dollari per i ricavi.
(Foto: Cineberg Ug)
© RIPRODUZIONE RISERVATA