Uno degli elementi di novità - rileva Coldiretti - è l'arrivo sui campi di imprenditrici che hanno seguito percorsi formativi diversi dall'agricoltura: da scienze politiche a sociologia, da giurisprudenza a economia, da scienze della comunicazione a ragioneria, dal marketing alla consulenza aziendale.
Importante anche la "quota giovane" con il 25% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull'uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio.
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