Nel ritenere adeguato il numero di quindici amministratori, il CdA ha manifestato l'opinione che la composizione del consiglio debba tenere conto delle esigenze aziendali e della necessità di mantenere un'importante presenza di amministratori indipendenti. "Appare opportuno che il nuovo consiglio assicuri la continuità del processo di trasformazione digitale in corso, sia formato da professionalità in possesso di competenze ed esperienze adeguate alla piena condivisione di questo percorso e assecondi, con la rapidità richiesta dal mercato, le trasformazioni industriali e tecnologiche", si legge in una nota.
Il fatto che il consiglio di amministrazione presenti una propria lista è una novità nella storia di TIM, resa possibile dal fatto che non ci sono soci che esercitino il controllo, che il socio che ha candidato la maggioranza degli amministratori in carica ha sostanzialmente alienato la propria partecipazione e non c'è la volontà di alcun socio di presentare una lista di maggioranza.
"La delibera presa all'unanimità oggi dal consiglio di amministrazione di TIM di proporre alla prossima assemblea una propria lista di candidati per il consiglio futuro, segna un momento importante nella vita dell'organo. Un momento anche simbolico", ha commentato Salvatore Rossi, presidente di TIM. "Un consiglio nato da una contrapposizione forte tra soci, che ha vissuto al suo interno confronti anche aspri nella prima metà del suo mandato, per poi trovare nella seconda metà un equilibrio costruttivo, di cui il percorso avviato oggi è la riprova concreta. Il fatto in sé mi sembra da salutare con grande favore", ha aggiunto.
Per preparare la lista, il consiglio inizierà con una fase di sondaggio dell'azionariato e dei rappresentanti del mercato, per procedere poi alla stesura di una prima e ampia lista di possibili candidati e infine di una short-list, con il supporto tecnico di Egon Zehnder Italia. Il coordinamento delle attività è stato affidato al presidente Rossi.
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