"In quest'ottica, la disponibilità di un vettore energetico come l'idrogeno può rappresentare una soluzione valida ottimizzandone l'uso in termini energetici ed emissivi e gestendo le sfide della produzione e del trasporto", si legge in una nota di Snam. "L'idrogeno avrà un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione di settori a elevata intensità energetica come quello del vetro per centrare gli obiettivi climatici nazionali ed europei – ha dichiarato L'Amministratore Delegato della società, Marco Alverà – Questo progetto si aggiunge a quanto stiamo già facendo nei settori dell'acciaio, del trasporto ferroviario e delle ceramiche. Snam, grazie alle proprie infrastrutture e alle proprie competenze, potrà abilitare l'introduzione dell'idrogeno nell'industria, anche a beneficio della crescita economica".
Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di RINA, ha aggiunto: "continuiamo a lavorare con Snam e con altre realtà per contribuire alla transizione ecologica delle principali filiere energivore. Dopo il primo test con un mix di gas naturale e idrogeno al 30% nella lavorazione dell'acciaio che abbiamo svolto a maggio, le nostre competenze e i nostri laboratori sono a disposizione anche del progetto "Divina", un importante traguardo verso la decarbonizzazione di un altro settore tra i più significativi del tessuto economico italiano". "In qualità di eredi di una delle più antiche tradizioni industriali europee di produzione di vetro di alta qualità, vogliamo essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del nostro settore catalogato come hard-to-abate. La partnership con attori di primo ordine del settore energetico, dell'industria vetraria e del mondo accademico rende il progetto Divina una proposta solida e concreta di percorso di transizione verde e di sostenibilità", ha infine dichiarato Vincenzo Di Giuseppantonio, Amministratore Delegato del gruppo Bormioli Luigi.
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