"Il settore dei servizi giapponese è entrato nel 2022 affrontando una rinnovata flessione delle condizioni della domanda - ha commentato Usamah Bhatti, economista presso IHS Markit - Gli ultimi dati PMI hanno segnalato un ritorno in territorio di contrazione sia per l'attività commerciale che per il totale dei nuovi ordini, con i tassi di riduzione più marcati da cinque e quattro mesi, rispettivamente. La variante Omicron e le rinnovate restrizioni avevano smorzato la produzione e la domanda".
"Inoltre, i fornitori di servizi hanno ridotto i livelli di personale al ritmo più rapido degli ultimi 20 mesi, poiché le aziende hanno lottato per sostituire le persone che hanno deciso di dimettersi - ha aggiunto l'economista - Le aziende erano anche meno ottimiste sul fatto che l'attività sarebbe aumentata nei prossimi 12 mesi, poiché il sentiment positivo ha raggiunto il minimo in cinque mesi".
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